Due emendamenti presentati nell’ambito della Manovra – a firma dei Senatori Rastrelli, Gelmetti e Lotito – propongono un cambio di passo decisivo per il comparto degli apparecchi da intrattenimento, introducendo regole più stringenti sulla sicurezza, un percorso di aggiornamento tecnologico e, soprattutto, un incremento del payout minimo al 70%. Una misura che rappresenta non solo un miglioramento strutturale del mercato, ma anche una leva fiscale strategica per riportare equilibrio tra gioco fisico e gioco online, generando nel medio periodo maggiori entrate per lo Stato.
Il primo obiettivo degli emendamenti è quello di rendere il parco macchine più sicuro, controllato e conforme agli standard di gioco lecito. Dal 1° gennaio 2026 tutti gli apparecchi dovranno rispettare nuove prescrizioni tecniche, tra cui certificazioni aggiornate, verifiche sulle vincite e l’indicazione dei limiti e dei tempi di utilizzo direttamente sui dispositivi. Un passaggio che rafforza la tutela del giocatore e contribuisce a ridurre le irregolarità, consolidando un presidio statale più efficace nella filiera. Grande attenzione è dedicata anche alla prevenzione delle dipendenze: messaggi chiari sulle tempistiche di gioco, trasparenza sul funzionamento delle macchine e un payout più equilibrato offrono strumenti utili per contrastare comportamenti compulsivi e favorire un’esperienza più consapevole.
L’aumento del payout minimo al 70% è il fulcro della proposta. Una misura pensata per correggere gli squilibri generati dalla crescita del gioco online, che oggi offre payout molto elevati e un’imposizione fiscale sensibilmente più bassa rispetto al gioco fisico. Questo ha causato una migrazione del giocato verso piattaforme che contribuiscono meno al bilancio dello Stato, pur crescendo nei volumi. Rendere più competitivo il gioco terrestre significa contrastare questa dinamica, riportando i giocatori in un ambiente più regolato e legalmente presidiato, dove i controlli sono più forti e la tutela è reale. Una strategia che risponde sia all’esigenza di legalità sia a quella di protezione dei soggetti più vulnerabili, evitando la dispersione verso circuiti digitali meno monitorati.
Pur prevedendo costi iniziali per l’adeguamento, gli emendamenti indicano che tali spese saranno compensate e destinate a essere superate grazie agli effetti positivi della misura nel medio periodo. Un payout più alto rende infatti più attrattivo il gioco legale, contrasta l’espansione di offerte a bassa tassazione e aumenta la raccolta, con un conseguente incremento del gettito erariale a partire dal 2028. Il settore fisico, grazie a regole più chiare e moderne, può tornare a contribuire in modo stabile e prevedibile alle finanze pubbliche.
Questi interventi hanno inoltre un valore strategico: rappresentano misure ponte in attesa della riforma organica del settore, da anni annunciata ma mai portata a compimento dai diversi governi che si sono succeduti. Gli emendamenti preparano il terreno per una riforma complessiva che metta ordine in un comparto frammentato, assicurando equilibrio tra tutela della salute, legalità, sostenibilità delle imprese e gettito per lo Stato. Sono passi necessari per accompagnare il settore verso un riassetto più coerente e moderno, evitando pericolosi vuoti normativi e mantenendo salda la presenza dello Stato in un ambito che richiede attenzione costante e particolare responsabilità.
In questo quadro, gli emendamenti rappresentano un segnale concreto di attenzione politica, amministrativa e sociale.
Offrono un primo assestamento per affrontare squilibri ormai evidenti, tutelano i consumatori e rafforzano la legalità, preparando nel contempo il terreno per una riforma più ampia e necessaria. Una modernizzazione che guarda al futuro e che, se attuata, potrà restituire stabilità ed equilibrio a un settore fondamentale per l’economia italiana e le casse pubbliche.