La Fed riduce i tassi di 0,25 punti: primo intervento del 2025

Powell, presidente della banca centrale americana: "Fed impegnata a mantenere la sua indipendenza"

La Fed riduce i tassi di 0,25 punti: primo intervento del 2025
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La Federal Reserve ha deciso di muovere la leva della politica monetaria, tagliando i tassi di un quarto di punto percentuale. Dopo mesi di attesa e di tensioni sui mercati, il costo del denaro scende così in una forchetta compresa tra il 4,0% e il 4,25%. È il primo taglio del 2025 e segna una svolta rispetto alla prudenza che finora aveva caratterizzato l’azione della banca centrale americana.

Un'economia a due velocità

Il comunicato del Federal Open Market Committee (FOMC) fotografa un’economia a due velocità: da un lato un’occupazione che, pur restando solida, mostra segnali di raffreddamento con un lieve aumento della disoccupazione; dall’altro un’inflazione che, dopo i progressi del 2024, è tornata a salire e si mantiene “piuttosto elevata”. Un mix che ha spinto la Fed a una decisione equilibrata, nel tentativo di bilanciare il sostegno alla crescita con la necessità di non perdere di vista la stabilità dei prezzi.

Le previsioni degli analisti

La mossa era attesa da parte degli analisti, che già nelle ultime settimane avevano registrato pressioni crescenti da parte dei mercati finanziari, preoccupati per un indebolimento della congiuntura globale e per la frenata della domanda interna. L’istituto guidato da Jerome Powell ha scelto un segnale cauto: un taglio contenuto, che apre la strada a ulteriori interventi se le condizioni economiche dovessero peggiorare.

La risposta degli investitori

Gli investitori, ora, leggono tra le righe del comunicato per capire se il ciclo di allentamento monetario sia appena cominciato o se si tratti di una manovra isolata. Molto dipenderà dall’andamento dei prezzi al consumo nei prossimi mesi e dalla resilienza del mercato del lavoro.

La reazione di Wall Street

Wall Street ha reagito con cautela: il taglio conferma che la Fed resta pronta a intervenire, ma l’ammissione che “l’inflazione rimane elevata” raffredda le speranze di una rapida normalizzazione. Per i mercati obbligazionari, invece, la decisione apre spazi per un possibile rally, mentre il dollaro potrebbe risentire della maggiore divergenza rispetto ad altre banche centrali che, al contrario, hanno mantenuto una linea più restrittiva.

Le dichiarazioni di Powell

Lo stesso Jerome Powell ha definito la decisione come una misura di “risk management”, sottolineando che la Fed deve muoversi in un contesto di elevata incertezza.

La disoccupazione resta bassa, ma vediamo rischi crescenti: il mercato del lavoro si sta raffreddando e l’inflazione rimane elevata, anche per effetto dei dazi”, ha dichiarato il presidente della banca centrale. “Non possiamo permetterci di guardare dallo specchietto retrovisore, dobbiamo guidare dal parabrezza, anticipando i rischi che vediamo all’orizzonte”.

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