Francia, crisi senza fine: avrà il peggior deficit dell'Eurozona nel 2026

Non solo la crisi di governo. Turbolenze economiche per Emmanuel Macron: spread oltre 87 punti, rischio paralisi istituzionale

Francia, crisi senza fine: avrà il peggior deficit dell'Eurozona nel 2026
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Emmanuel Macron si ritrova senza primo ministro, ma i problemi della Francia non si fermano al governo. La crisi economica attanaglia Parigi e le ultime proiezioni sono a dir poco allarmanti: il Paese ha il peggiore buco di bilancio dell’Eurozona. Come riportato dagli esperti, infatti, il deficit transalpino è previsto essere il più alto nel 2026, attestandosi al 5,7 per cento.

Restando al 2025, il deficit è al 5,6 per cento: la Francia spende più di quanto incassa quasi per sei punti percentuali. Numeri significativi, considerando che è il doppio rispetto all’Italia (3 per cento): uno scenario che dieci anni fa sarebbe sembrato impossibile. L’ex premier Bayrou aveva lanciato l’allarme, rimarcando che il debito di Parigi sale di 12 milioni all’ora soprattutto a causa del sistema pensionistico. Da qui la proposta – bocciata – di una manovra di risanamento lacrime e sangue da 44 miliardi tra l’aumento delle tasse (13,8 miliardi) e tagli alla spesa (30 miliardi). Il resto è storia, con il cambio di premier e la nuova crisi, con Sébastien Lecornu dimissionario tredici ore dopo la lettura della lista dei ministri.

Una fase delicata per Macron. I titoli di Stato decennali della Francia sono considerati più rischiosi di quelli dell’Italia. La caduta del governo ha scatenato un’ondata di vendite sugli Oat, il cui rendimento ha raggiunto il massimo del 2025 (3,59 per cento). Per quanto concerne lo spread, il differenziale di rendimento rispetto al Bund tedesco è salito a 87 punti base. In altri termini, la Francia è considerata più rischiosa dell’Italia, un tempo vista con grande diffidenza dai mercati a causa dell’elevato debito pubblico.

Preoccupa l’assenza di un esecutivo in grado di operare e risolvere i problemi. Lo scenario più pericoloso è quello di una completa paralisi istituzionale, destinata a compromettere la crescita economica e ostacolare gli sforzi per ridurre il deficit.

Recentemente l’analista Charlotte de Montpellier ha rimarcato che Parigi potrebbe entrare nel 2026 senza un bilancio approvato, obbligando il governo a operare con la proroga automatica di quello precedente. Seguiranno aggiornamenti.

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