Politica economica

Mutui, dopo la Fed arriva il rincaro dalla Bce: ecco la maxi stangata

Il rialzo dei tassi stabilito dalla Bce avrà un'immediato effetto negativo sulle rate dei mutui: ecco di quanto aumenteranno e la denuncia delle associazioni dei consumatori

Mutui, dopo la Fed arriva il rincaro dalla Bce: ecco la maxi-stangata

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Dopo l'azione di rilazo dei tassi della Federal Reserve americana (Fed), anche la Banca Centrale Europea (Bce) ha deciso, come era già stato ampiamente previsto, di alzare i propri tassi di riferimento dello 0,25% per mettere un freno all'inflazione che non vuole saperne di fermarsi ma, così facendo, l'effetto a cascata si farà sentire sui mutui previsti in forte aumento.

Le nuove percentuali

Nelle ultime ore è stato fatto sapere che il tasso sui depositi è stato portato al 3,25%, il tasso di rifinanziamento al 3,75% e sui prestiti marginali al 4%: livelli così elevati non si raggiungevano dal 2008. Come detto, questa decisione nasce dall'elevate inflazione tra i Paesi Ue che è aumentata ad aprile toccando il 7%. Come detto, la Bce ha seguito la scia di quanto approvado dalla Fed che negli Stati Uniti ha elevato il costo del denaro fino al 5,25%. "Le future decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi ufficiali siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per conseguire un tempestivo ritorno dell'inflazione all'obiettivo di medio termine del 2% e saranno mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario", ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte cercando di rassicurare sulle tempistiche: sarà una stangata, sì, ma l'auspicio è che sia di breve durata. Tra l'altro, nel Consiglio Direttivo c'era chi avrebbe voluto innalzare i tassi dello 0,50% e nessuno "ha invece ha proposto zero", ha aggiunto Lagarde. Questo è il settimo rialzo consecutivo da parte della Bce che, comunque, non ha collegamenti diretti con la Fed. "Siamo due aree differenti e le decisioni che prendiamo rispondono al nostro mandato di perseguire l'obiettivo del 2% nel medio periodo", sottolinea la presidente.

Quanto aumenteranno le rate dei mutui

In concreto, però, ancora una volta a farne le spese saranno le tasche dei contibuenti e di chi vuole acquistare una casa: secondo le proiezioni di Facile.it, il nuovo rialzo del costo del denaro potrebbe portare ogni rata dei mutui medi a tasso variabile ad aumentare di 237 euro, ossia del+52% rispetto all’inizio dello scorso anno toccando quota 693 euro. E le aspettative non sono rosee se è vero che gli esperti di Euribor credono che fra tre mesi l'onda lunga dei rincari non si sarà fermata toccando il picco a settembre con un valore intorno al 3,76%. "Se queste previsioni fossero corrette, la rata del mutuatario preso in esame arriverebbe a circa 737 euro, vale a dire oltre 280 euro in più rispetto a quella di gennaio 2022", spiegano gli esperti di Facile.it.

La denuncia delle associazioni dei consumatori

Sul piede di guerra anche le associazioni dei consumatori dopo aver appreso della decisione della Bce di aumentare i tassi dello 0,25%: ecco che la maxi-stangata sarà realtà per tutti i nuclei familiari con mutui a tasso variabile. "Dal 2021 i ritocchi decisi dalla Bce hanno portato a maggiori costi che possono arrivare anche a 3.540 euro", ha affermato il Codacons in una nota. L'aumento di oggi è "una mazzata media da +20 euro a rata per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile".

L'associazione ha simulato il pagamento di un muto medio fra 125mila e 150mila euro per 25 anni che è quello maggiormente effettuato in Italia con costi medi mensili tra i 15 e i 25 euro. "Se però si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca centrale europea a partire dallo scorso anno, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirà complessivamente tra i 225 e i 295 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i 2.700 e 3.540 euro all'anno".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Assoutenti che in una nota ha parlato di "decisione scriteriata che danneggerà le tasche di milioni di famiglie che si ritrovano sulle spalle un mutuo a tasso variabile".

Il suo presidente, Furio Truzzi, ha dichiarato che i mutui a tasso variabile avranno "rate sempre più pesanti con conseguenze sul potere d'acquisto e sui consumi dei cittadini martoriati da rincari senza sosta in tutti i settori".

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