Telecomunicazioni, in Italia nel 2024 diminuiscono i ricavi da rete mobile e aumentano da rete fissa.

Cloud, Cybersecurity e Internet of Things guidano la crescita del settore: 3 miliardi di euro il giro d’affari

Telecomunicazioni, in Italia nel 2024 diminuiscono i ricavi da rete mobile e aumentano da rete fissa.
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Nel 2023 i ricavi retail degli operatori di telecomunicazioni italiani mostrano una lieve ripresa rispetto all’anno precedente, (+ 2%), assestandosi a 22 miliardi di euro, dopo il calo costante di 13 anni e il picco negativo registrato nel 2022 (21,7 miliardi di euro).

Un lieve rialzo che non è sufficiente a recuperare il -32% di valore registrato nel periodo 2010-2023. E che è frutto di dinamiche contrapposte: continuano a diminuire i ricavi da rete mobile (che valgono 10,1 miliardi di euro), mentre crescono i ricavi da rete fissa (11,9 miliardi), spinti in particolare dalla componente dei servizi ICT come Cloud, Cybersecurity e Internet of Things che pesa per circa il 60% della nuova crescita. E grazie alla stabilizzazione dei ricavi e al contenimento costi, nel 2024 si attende una ripresa dell’EBITDA.

I servizi ICT offerti dalle società telco come Cloud, Cybersecurity, Iot nel periodo 2014-2023 crescono del 14%, rispetto a una media dei ricavi negli altri settori dell’1,3%: nel 2023 il valore dei servizi ICT raggiunge 2,7 miliardi di euro e per il 2024 si prevede una crescita a doppia cifra, superando la soglia di 3 miliardi di euro.

Sono i risultati della ricerca degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano (guarda le infografiche) presentata oggi a Telco per l’Italia, l'evento nazionale sulle telecomunicazioni e le sfide politico-economiche legate alla digital transformation, dal prof. Andrea Rangone, docente di Digital Business Innovation & Entrepreneurship.

“I numeri indicano che gli operatori di telecomunicazioni italiani - dice Andrea Rangone, docente di Digital Business Innovation & Entrepreneurship al Politecnico di Milano - devono passare da Telco a TechCo, da fornitori di connettività a fornitori di servizi digitali. Questa evoluzione è necessaria per restare competitivi. Le telco oltre alla connettività, devono abilitare l’innovazione di imprese, pubblica amministrazione e cittadini. Servono investimenti e alleanze industriali”.

Il punto critico è proprio quello degli investimenti: il ritorno degli investimenti (ROI) degli operatori delle telecomunicazioni italiani nel 2023 ha sfiorato quota zero, negli ultimi anni è stato costantemente inferiore al costo del capitale, creando un disincentivo agli investimenti. Nel quinquennio 2018-22 il gap tra il Roi medio italiano e quello della zona Europe, Middle East and Africa si è fortemente ampliato.

Ma il potenziale di sviluppo delle Telco nel mercato digitale è molto grande: nel 2024, solo il 10% della Digital Economy è realizzato da società telco (oltre 110 miliardi di euro, se si considera il valore complessivo del mercato ICT hardware,

software e servizi, più eCommerce, ePayment, eContent, Internet Advertising). Nello specifico dei diversi ambiti tecnologici, oggi le telco pesano il 25% del mercato del Cloud, il 16% del mercato cyber e l’1,9% di quello IoT.

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