
L’operazione militare denominata dal Pentagono Martello di Mezzanotte culminata domenica scorsa con il bombardamento dei siti nucleari iraniani ha acceso i riflettori sui B-2 Spirit, gli aerei invisibili a cui è stata affidata la missione più delicata: volare dalla Whiteman Air Force Base nel Missouri per 37 ore ininterrotte senza mai toccare terra e sganciare in territorio nemico, per la prima volta in assoluto, 14 micidiali bunker buster. Il tutto allo scopo di riportare il programma atomico dell'Iran all'età della pietra. Un raid che, a seconda del risultato, avrebbe potuto rappresentare per il presidente Trump il suo momento Carter – l’umiliazione per il fallimento nel 1979 dell’operazione per il recupero degli ostaggi nella Repubblica Islamica è un’esperienza che tutti gli inquilini della Casa Bianca cercano disperatamente di evitare – o nella consacrazione delle sue abilità da leader risoluto, per quanto imprevedibile, pronto a guidare il Paese in una crisi senza precedenti, come sembra essere almeno in parte in queste ore.
“Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani. Non c’è nessun altro esercito che avrebbe potuto fare quello che hanno fatto loro”, ha dichiarato il leader Usa riferendosi al blitz dei bombardieri nei cieli dell’Iran. Ai piloti degli Spirit non sarà sfuggito il senso della storica missione a loro affidata. Sino all'arrivo dell'ora X altri pensieri avranno però affollato la loro mente. Tra questi, cosa mangiare nell'attesa di entrare nella storia. Per i due militari alla guida di un singolo B-2 diventa infatti cruciale prepararsi non solo ai piani di volo ma anche allo studio dell’impatto che l’alimentazione può avere sulle loro capacità nel corso di lunghe trasvolate intercontinentali che possono raggiungere un massimo di 44 ore come accaduto nel caso dell'attacco all'Afghanistan nel 2001.
"Facciamo studi sul sonno e seguiamo un'educazione alimentare per poter insegnare a ciascuno di noi cosa ci sveglia e cosa ci aiuta a prendere sonno", spiega alla Reuters il tenente generale Steve Basham, ex pilota di B-2, che rivela che il suo pasto preferito era un panino integrale farcito col tacchino. "Il più insipido possibile", sottolinea il militare. A bordo del velivolo più avanzato e costoso al mondo (2 miliardi di dollari al pezzo) sono presenti un piccolo bagno chimico e un materassino da campeggio collocato tra i sedili e le bombe. Qui l'equipaggio del B-2 - il pilota vero e proprio e il comandante che si occupa di gestire armi e comunicazioni - si alterna per brevi dormite, una o due ore al massimo. Per prepararsi alla missione i militari effettuano simulazioni della durata di 24 ore all'interno di una replica della loro cabina di pilotaggio.
Tra le fasi più delicate che si trova ad affrontare chi è a bordo del B-2 c'è quella del rifornimento in volo che avviene più volte e "alla cieca": l'equipaggio non può vedere il braccio che si estende da un'autocisterna piena di carburante agganciato allo Spirit e si affida quindi ad indicazioni visive delle luci dell'autocisterna e a "punti di riferimento memorizzati". Una procedura che il generale Basham definisce "intrinsecamente pericolosa", specialmente nei voli notturni.
"È strano prepararsi nel bagno della propria casa e andare in combattimento", dichiarò alla stampa un pilota di B-2 al tempo della missione in Kosovo a fine anni Novanta. Parole che in qualche modo risuonano nelle parole del vice presidente J.D.
Vance che, mentre è ancora in corso una valutazione degli effetti dei bombardamenti sui siti nucleari del regime degli ayatollah, sostiene che "la nostra speranza è che gli iraniani abbiano imparato che possiamo far volare una bomba bunker buster dal Missouri all'Iran senza essere scoperti, senza atterrarre e possiamo distruggere qualsiasi capacità atomica".