
Ancora un incontro al fulmicotone alla Casa Bianca, dove Donald Trump ha incontrato Cyril Ramaphosa, presidente della Repubblica del Sudafrica. Nonostante il viaggio di Ramaphosa fosse orientato principalmente a convincere il presidente Usa a stringere accordi commerciali, al centro dell'incontro, trasformato in scontro, tra i due ci sono state le violenze contro gli afrikaner, gli agricoltori bianchi sudafricani, che con Trump hanno ottenuto il pieno supporto degli Stati Uniti.
Il viaggio di Ramaphosa si è reso necessario a fronte del taglio degli aiuti deciso da Trump, in risposta alla controversa legge sulle terre che sta già mettendo in crisi la sua economia. Gli Stati Uniti sono il secondo partner commerciale del Sudafrica ma lo scorso gennaio Ramaphosa ha firmato una legge che permette al governo di espropriare terreni privati senza fornire indennizzi quando ritenuto nell'interesse pubblico. L'obiettivo dichiarato della misura è quello di le conseguenze dell'apartheid e correggere l'equilibrio che vede una minoranza di bianchi, il 7% della popolazione, detenere i tre quarti delle aziende agricole. Ma Trump sostiene che si tratta di un provvedimento "razzista", motivo per il quale, oltre aver tagliato gli aiuti, a marzo ha espulso anche l'ambasciatore sudafricano. Ramaphosa ha provato a entrare nelle simpatie di Trump parlando di golf ma il presidente Usa ha portato l'incontro subito nel vivo chiedendo una spiegazione sulle "cose brutte che stanno accadendo in Africa".
Ha ricordato all'omologo sudafricano che gli Stati Uniti hanno accolto alcuni suoi cittadini "che si sentivano perseguitati". Trump ha mosso accuse gravi a Ramaphosa, che a un certo punto ha evitato di rispondere al presidente americano per evitare di alzare il livello dello scontro: "Non c'è bisogno che dica io che non c'è il genocidio degli afrikaner, basta che ascolti i suoi amici sudafricani qui". Ma Trump a quel punto ha mostrato un documentario che denuncia le uccisioni e le violenze subite dagli agricoltori bianchi sudafricani. "Queste cose sono accadute in Sudafrica. Le loro terre vengono espropriate, loro vengono uccisi e il governo non fa nulla", ha proseguito Trump.
Ramaphosa si è difeso sostenendo che gli atti di violenza sono opera di "una minoranza di estremisti" e che quella "non è la linea del governo", ma di fronte alla richiesta del tycoon di spiegare perché i "criminali" non siano stati arrestati il presidente del Sudafrica ha taciuto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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