Chi è Karol Nawrocki, nuovo presidente della Polonia

Lo scarto minimo tra i due candidati riflette le spaccature dell'elettorato polacco. La sfida sarà governare con due centri di potere – il governo e la presidenza – che remano in direzioni opposte

Chi è Karol Nawrocki, nuovo presidente della Polonia

In un ballottaggio serrato e combattuto fino all’ultimo voto, Karol Nawrocki, figura nazionalista sostenuta dal partito conservatore Diritto e Giustizia (PiS), è stato eletto nuovo presidente della Polonia. Con il 50,89% dei consensi, ha superato di misura il candidato filo-europeo e sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski, fermo al 49,11%. Trzaskowski, esponente centrista legato alla Piattaforma Civica e già ministro nel governo guidato da Donald Tusk, era stato il più votato al primo turno.

Lo scarto minimo tra i due candidati riflette le profonde spaccature che attraversano l’elettorato polacco. L’affluenza ha raggiunto il 71,63%, segno dell’alta posta in gioco. Il presidente uscente Andrzej Duda, anch’egli conservatore, si è congratulato con Nawrocki non appena i risultati ufficiali sono stati confermati nella mattinata di lunedì.

Un storico alla guida della Polonia

Nawrocki, 42 anni, è uno storico nonché volto nuovo della politica. Prima della campagna elettorale non aveva mai ricoperto incarichi pubblici né era iscritto ad alcun partito. È stato scelto come candidato dal PiS, che ha governato la Polonia dal 2015 fino alle ultime elezioni parlamentari. Attualmente è a capo dell’Istituto della Memoria Nazionale, noto per promuovere una narrazione storica nazionalista e per la sua controversa iniziativa di rimozione dei monumenti sovietici — un’azione che secondo la stampa polacca gli è valsa l’inserimento in una lista di ricercati da parte della Russia.

I suoi sostenitori lo descrivono come un difensore incrollabile dei valori tradizionali e patriottici, che ha coltivato un'immagine da duro durante la sua campagna, pubblicando video che lo ritraevano su poligoni di tiro e ring di pugilato. La sua campagna ha spesso riecheggiato temi cari alla destra americana, guadagnandosi l’appoggio di figure vicine al presidente Donald Trump. Il gruppo conservatore statunitense CPAC ha organizzato il suo primo evento in Polonia durante la campagna elettorale, con endorsement di rilievo come quello del segretario alla Sicurezza interna degli Stati Uniti Kristi Noem.

"Ripristinare la normalità"

Ma era stata la performance sorprendente di Nawrocki al primo turno a indicare che i sondaggi avevano sottovalutato il sostegno a questo outsider tra l’elettorato conservatore. Il suo messaggio, incentrato sulla promessa di “ripristinare la normalità”, ha trovato ampio consenso tra i polacchi critici verso le politiche sociali liberali e diffidenti nei confronti di un’integrazione europea più profonda. A differenza di altri euroscettici dell'Europa centrale, come il primo ministro slovacco Robert Fico o l'ungherese Viktor Orbán, Nawrocki sostiene la fornitura di aiuti militari per aiutare l'Ucraina a respingere l'invasione russa.

Nelle ultime due settimane, i candidati si sono battuti soprattutto per ottenere il sostegno delle persone che avevano votato per altri candidati al primo turno, in particolare per il candidato di estrema destra Slawomir Mentzen, arrivato terzo con il 15% dei voti. Trzaskowski ha cercato di attirarli con promesse di deregulation. Nawrocki ha decantato le sue credenziali come capo dell'Istituto della Memoria Nazionale, il suo sostegno al possesso di armi, alle famiglie tradizionali e ai valori cristiani, ma anche un tono critico nei confronti dell'Ucraina, in linea con quello di Mentzen. Tuttavia, l’ascesa lampo di Nawrocki non è stata esente da polemiche.

Scandali e ombre su Nawrocki

I media polacchi hanno riportato sue passate frequentazioni con ambienti criminali, risalenti al periodo in cui lavorava come pugile e guardia di sicurezza in un hotel. È finito, inoltre, al centro di uno scandalo immobiliare legato all’acquisto di un appartamento da un anziano pensionato di nome Jerzy, a cui avrebbe promesso assistenza in cambio dell’immobile, promessa poi non mantenuta. Dopo le critiche, ha donato l’appartamento a un ente benefico, ma i dubbi sulla sua trasparenza hanno continuato ad attanagliare la sua scalata al potere.

Altre inchieste giornalistiche rivelano il suo coinvolgimento in una rissa del 2009 a Danzica tra tifosi di calcio rivali — episodio che Nawrocki ha definito “combattimento nobile” — e legami con persone vicine alla criminalità organizzata e al mondo della prostituzione. I suoi detrattori sostengono che tali precedenti lo rendano inadatto a rappresentare la nazione. Tuttavia, l’elettorato lo ha difeso dalle accuse, ritenendole parte di una campagna diffamatoria orchestrata dai media, il che sembra aver rafforzato la sua base elettorale.

Il futuro della Polonia

Resta da vedere, ora, quale impatto abbiano avuto questi scandali sul risultato di domenica. Questo esito lascia la Polonia profondamente divisa, con due centri di potere – il governo e la presidenza – che remano in direzioni opposte. Le due parti concordano sul fatto che la Polonia dovrebbe fornire armi all'Ucraina per la sua guerra contro la Russia e potenziare il suo esercito, ma divergono notevolmente sulla maggior parte delle questioni interne, tra cui l'aborto, che è stato praticamente vietato per otto anni sotto il governo di destra di Legge e Giustizia. Così come ci sono poche possibilità che Nawrocki faccia approvare le leggi che erano state bloccate da Duda.

Tra queste, misure volte a ripristinare l'indipendenza della magistratura polacca, in particolare della Corte costituzionale, che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito essere stata compromessa dalla nomina irregolare dei giudici sotto il governo precedente.

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