Conferenza al golf club coi cereali sul tavolo, Trump attacca la Harris: "Trascina tutti nel comunismo"

Al centro della conferenza l'aumento dei prodotti dei generi alimentari. Il tycoon si presenta circondato da una tradizionale "spesa degli americani"

Conferenza al golf club coi cereali sul tavolo, Trump attacca la Harris: "Trascina tutti nel comunismo"
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Per parlare alla nazione questa volta Donald Trump ha scelto la peculiare location del suo golf club di Bedminster, in New Jersey. Circa un'ora e mezza, focalizzata su un monologo su economia e inflazione. Il tycoon è tornato a parlare ai media a una settimana dalla conferenza nel suo resort di Mar-a-Lago, riprendendo il discorso del suo attentato e di come "Dio lo ha salvato", il 13 luglio, giorno dell'attentato in Pennsylvania, "forse perchè vuole che noi salviamo il mondo".

Ma al centro della discussione vi è stato un tema in grado di prendere letteralmente alla pancia l'America profonda: l'aumento dei prezzi dei generi alimentari che sta attanagliando le famiglie americani, soprattutto quelle con redditi molto bassi, costrette a un'alimentazione ricca di grassi e zuccheri, decisamente più a buon mercato.

Trump e la "spesa americana"

Facendosi riprendere con alle spalle una sfilza di prodotti, da biscotti a cereali, Trump ha accusato la sua avversaria, Kamala Harris, di essere "incompetente" e di voler "trascinare tutti nel comunismo" e di voler "imporre un controllo comunista sui prezzi". Più volte il tycoon l'ha paragonata al leader del Venezuela Nicolas Maduro, ma tre giorni prima, durante la conversazione su X con Elon Musk, lo stesso ex presidente aveva detto che, in caso di sconfitta a novembre, fuggirà in Venezuela, considerato "molto più sicuro" degli Stati Uniti.

La sua conferenza stampa di quasi ottanta minuti aveva lo scopo, in parte, di mostrare la sua rinnovata enfasi sull'economia, l'inflazione e altre questioni politiche. Singolare la scelta della cornice: non una stanza del suo mondo dorato tantomeno un luogo "presidenziale" come uno studio o una sala conferenze. All'aperto, Trump si è presentato cone un seri di "oggetti di scena" esposti su entrambi i lati in previsione di tale attenzione: una normale spesa da supermercato di un americano medio che includeva latte, sette lattine dell'iconica zuppa Campbell, almeno tre dozzine di uova e una scatola di cereali Cheerios, i preferiti ddalle famiglie americane.

Trump punta il dito contro Biden

L'occasione, ovviamente, si è prestata a divagazioni di vario tipo, sia nel discorso che durante una sessione di domande e risposte con i giornalisti. Trump ha oscillato tra le sue proposte per combattere l'inflazione, il suo sciorinare cifre e dati economici, ma anche una serie di altre divagazioni su Hillary Clinton, la stampa, la decisione del presidente Biden di abbandonare la corsa elettorale. Da qui, poi, Trump si è scagliato contro cose come l'aumento dei costi della benzina, dei tassi dei mutui e degli alloggi.

Tuttavia, Trump si è attenuto un po' di più alle sue osservazioni preparate in anticipo rispetto a quanto fa di solito durante i suoi eventi. Adesso la difficoltà è lo sdoppiamento Biden-Harris: Trump ha cercato di addossare le politiche economiche dell'amministrazione Biden ad Harris: interloquendo con la stampa per quasi 45 minuti prima di rispondere alle domande, Trump ha cercato di sostenere che Harris è "una liberale radicale della California che ha distrutto l'economia, rotto il confine e distrutto il mondo".

La filippica di Trump contro le proposte economiche di Harris

Oggi toccherà proprio all'avversaria democratica delineare le direttrici della propria politica economica, chiedendo un divieto federale di speculazione sui prezzi dei generi alimentari da parte delle aziende, che colpisce maggiormente le famiglie a basso e mono-reddito. Proprio su questo punto Trump l'ha attaccata per aver voluto imporre "controlli sui prezzi", insistendo sul fatto che il suo piano, di cui non ancora non si conoscono i dettagli, avrebbe portato a "carenze di cibo, razionamento e fame".

Trump ha nuovamente cercato di far leva sul tentativo di frenare gli aumenti dei prezzi incrementando la produzione energetica statunitense, anche se il paese sta producendo oggi molto più petrolio greggio di quanto non facesse sotto l'amministrazione Trump. Su questo punto ha aggiunto che porrà fine agli sforzi dell'amministrazione Biden per combattere il cambiamento climatico, che ritiene responsabile dell'aumento dei costi energetici al centro dell'inflazione.

Combustibili fossili ed energia nucleare saranno, a suo dire, gli sforzi chiave per abbassare i prezzi: per farlo, si è scagliato anche contro l'eolico, reo di aver lasciato “migliaia di uccelli morti".

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