Nella scorsa notte le forze di difesa ucraine hanno neutralizzato 128 droni russi di vario tipo sui 154 con cui la Russia ha attaccato l'Ucraina. L'attacco aereo è stato respinto dall'aviazione, dalle truppe missilistiche antiaeree, dalle unità di guerra elettronica e dai sistemi senza pilota, nonché dai gruppi di fuoco mobili delle Forze di difesa dell'Ucraina.
A New York, a margine dell'Assemblea dell'Onu, il presidente Usa Donald Trump ha detto al leader ucraino Zelensky di essere disponibile a revocare le restrizioni all'uso da parte di Kiev di armi a lungo raggio americane per colpire all'interno della Russia. Si apre un nuovo scenario di guerra?
Trump pronto a togliere il veto a Kiev per le armi a lungo raggio
Nell'incontro a margine dell'Assemblea dell'Onu Donald Trump ha dichiarato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di essere disponibile a revocare le restrizioni all'uso da parte di Kiev di armi a lungo raggio americane per colpire all'interno della Russia. Lo ha riferito al Wall Street Journal un alto funzionario Usa. È stato il leader di Kiev a chiedere a Trump più missili a lungo raggio e l'approvazione per usarli per colpire obiettivi sul territorio russo. Il tycoon ha risposto di non essere contrario all'idea, ma non si è impegnato a farlo.
Avvistati droni ieri notte nel nord della Germania
Nella notte tra giovedì e venerdì sono stati avvistati diversi droni sopra lo Schleswig-Holstein: è quello che riporta il Norddeutschen Rundfunk (Ndr) riferendo quanto affermato dalla ministra dell'Interno del Bundesland Sabine Suetterlin-Waack. Per Ndr si indaga su un sospetto caso di spionaggio. Il ministero dell'Interno del Land sarebbe "in stretto e costante contatto" con il governo federale e l'esercito, ma al momento non sono state fornite informazioni sul numero di droni avvistati e sul luogo dell'avvistamento, tantomeno sono state formulate ipotesi sulla loro provenienza. Lo Schleswig-Holstein è il Bundesland più a Nord della Germania, confina direttamente con la Danimarca.
Washington Post: Mosca sta aiutando Pechino per possibile attacco a Taiwan
La Russia ha accettato di equipaggiare e addestrare un battaglione aviotrasportato cinese e di condividere la sua esperienza nel lancio di veicoli blindati che, secondo gli analisti, potrebbero aumentare la capacità di Pechino di conquistare Taiwan: lo scrive il Washington Post, citando documenti recentemente ottenuti che mostrano una crescente cooperazione militare tra le due nazioni. Gli accordi consentono a Pechino di accedere ad addestramento e tecnologia in uno dei pochi settori in cui le capacità russe superano ancora quelle dell'esercito cinese: le truppe aviotrasportate russe, più esperte, secondo gli analisti militari. Mosca è diventata sempre più dipendente dalla Cina per materiali a duplice uso, al fine di sostenere la sua industria militare, colpita dalle sanzioni, e la sua guerra in Ucraina, ma gli accordi mostrano come Pechino stia sfruttando contemporaneamente l'esperienza sul campo di battaglia del suo partner per sostenere l'impegno del leader cinese Xi Jinping nel costruire un esercito moderno con capacità pari o superiori a quelle degli Stati Uniti. Gli accordi, secondo il Wp, sono un esempio di come i due eserciti stiano andando oltre le esercitazioni congiunte simboliche e le dichiarazioni pubbliche, per sviluppare sistemi interoperabili e condividere esperienze di combattimento in aree che la Cina considera cruciali per vincere la battaglia su Taiwan, l'isola autonoma di 23 milioni di abitanti che Pechino rivendica come suo territorio.
Orban: "Su gas e petrolio russi non ci piegheremo all'Ue"
"L'Ungheria è senza sbocco sul mare. Come ha giustamente sottolineato il Presidente Donald Trump: non possiamo essere incolpati per la mancanza di porti marittimi o oleodotti alternativi, e apprezziamo il suo riconoscimento di questa realtà. Tagliateci fuori dal petrolio e dal gas russi, e la nostra economia crollerebbe del 4%, le famiglie soffrirebbero e le bollette energetiche schizzerebbero alle stelle. Non ci piegheremo alle richieste di Bruxelles. La nostra sicurezza energetica e le nostre famiglie devono venire prima!". Lo scrive su X il premier ungherese, Viktor Orban.
Zelensky: "Incursione di droni ungheresi nel nostro spazio aereo"
Il comandante in capo delle forze armate di Kiev "ha riferito di recenti incidenti con droni al confine tra Ucraina e Ungheria", sono stati registrati "incursioni nel nostro spazio aereo da parte di droni da ricognizione, probabilmente ungheresi. In via preliminare, potrebbero aver condotto operazioni di sorveglianza sul potenziale industriale nelle zone di confine ucraine". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, illustrando su Telegram il resoconto di una riunione con le forze amate. Il comandante "ha ordinato di verificare tutti i dati disponibili e di riferire immediatamente su ogni singolo episodio registrato", ha aggiunto Zelensky.
Media: Zelensky ha chiesto a Trump i missili Tomahawk
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto al presidente Usa Donald Trump di fornire a Kiev missili Tomahawk in un incontro privato "estremamente positivo" tenutosi a margine dell'assemblea delle Nazioni Unite. Lo riporta il Telegraph, citando fonti, secondo cui Zelensky ha detto al leader Usa che il sistema d'arma all'avanguardia potrebbe finalmente costringere Vladimir Putin a sedersi al tavolo dei negoziati per discutere di pace. I Tomahawk hanno una gittata fino a 1.500 miglia (oltre 2400 km) e sono dotati di una testata da 450 kg, il che li rende molto più efficaci di qualsiasi arma a lungo raggio simile precedentemente donata a Kiev. In un'intervista successiva, il presidente ucraino ha rivelato che Trump sembrava aprire alla sua richiesta di avere missili da crociera a lungo raggio.
Kiev: linea del fronte si è estesa fino a 1250 chilometri
La linea del fronte sul campo di battaglia in Ucraina si è estesa fino a quasi 1.250 chilometri, mettendo sotto pressione le difese di Kiev, mentre le forze russe impiegano una nuova tattica basata sull’invio di sciami di piccoli gruppi d’assalto per infiltrarsi nelle linee ucraine. Lo riferisce il massimo comandante militare ucraino, il generale Oleksandr Syrskyi, offrendo una panoramica sulla situazione del campo di battaglia. La linea di contatto, ha spiegato, si è estesa di circa 200 chilometri nell’ultimo anno, e le forze ucraine registrano in media tra i 160 e i 190 scontri quotidiani con l’esercito russo. Allo stesso tempo, le tattiche russe sono cambiate dall’inizio dell’estate. Dai costosi attacchi su larga scala all’impiego di piccoli gruppi d’assalto in un nuovo approccio che Syrskyi ha definito la tattica dei “mille tagli”.
Commissario Ue alla Difesa: "Muro di droni è priorità immediata"
"Le ripetute violazioni del nostro spazio aereo sono inaccettabili. Il messaggio è chiaro: la Russia sta mettendo alla prova l'UE e la NATO. E la nostra risposta deve essere ferma, unita e immediata. Nella riunione odierna, abbiamo concordato di passare dall'idea iniziale ad azioni concrete. Abbiamo concordato sul punto più importante: la sorveglianza del fianco orientale, con il "Muro di droni" al centro, sarà al servizio di tutta Europa". Lo afferma il commissario Ue alla Difesa, Andrius Kubilius, in un punto stampa al termine della riunione con i ministri della Difesa degli Stati membri coinvolti nel progetto del 'Muro di dronì."Insieme ai nostri partner in prima linea e alla preziosa esperienza dell'Ucraina, abbiamo raggiunto un'intesa condivisa sulla sua progettazione: un "Muro di droni" con priorità immediata, con capacità avanzate di rilevamento, tracciamento e intercettazione; difese terrestri, come sistemi anti-mobilità; sicurezza marittima per il Mar Baltico e il Mar Nero; consapevolezza situazionale basata sullo spazio", spiega."I prossimi passi sono chiari: Garantirò l'appoggio politico in vista del Consiglio europeo di ottobre. Definiremo una tabella di marcia tecnica dettagliata con gli esperti nazionali. Mobiliteremo l'industria della difesa europea. E creeremo un pacchetto completo di strumenti finanziari dell'UE per rendere questo scudo una realtà. L'incontro di oggi è stato una pietra miliare: ora ci concentriamo sulla realizzazione", sottolinea il commissario.
Cremlino: abbattere i nostri jet? Dichiarazioni irresponsabili
Le dichiarazioni di alcuni Paesi europei sulla loro disponibilità ad abbattere gli aerei militari russi che violino lo spazio aereo dell'Alleanza sono irresponsabili. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe. "Non voglio nemmeno parlarne, perché è una dichiarazione molto irresponsabile", ha detto Peskov. "Le accuse alla Russia secondo cui i suoi aerei avrebbero violato lo spazio aereo di qualcuno e invaso i cieli di qualcuno sono infondate; non è stata presentata alcuna prova convincente al riguardo", ha affermato. "Insistiamo sul fatto che tutti i voli dei nostri aerei militari sono effettuati nel rigoroso rispetto delle norme internazionali", ha aggiunto.
Zelensky: "All'Onu lavoro per pace reale e duratura"
"Giorni importanti negli Stati Uniti. La nostra squadra ha organizzato più di 30 eventi, tra cui colloqui produttivi con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e un incontro tra le first lady dell'Ucraina e degli Stati Uniti. Decine di incontri con i leader per la pace, il rafforzamento della cooperazione esistente e la creazione di nuovi legami". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendosi alla sua partecipazione all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. "Questo lavoro ha un unico scopo: la forza del nostro Paese. Una forza che ci aiuterà a proteggere il nostro popolo. Una forza che ci aiuterà a porre fine alla guerra e a ripristinare una pace reale e duratura", ha affermato Zelensky.
Il presidente ucraino ha anche ricordato alcuni incontri specifici: "Il vertice della Piattaforma internazionale per la Crimea, tenutosi per la prima volta su un palcoscenico globale, ha riunito rappresentanti di oltre 60 paesi", ha scritto Zelensky, aggiungendo che "il vertice della Coalizione internazionale per il ritorno dei bambini ucraini, convocato a livello di leader, ha riunito oltre 40 delegazioni partecipanti". "Ci sono stati incontri con organizzazioni e imprese, nonché eventi importanti dedicati alle sfide globali odierne, al percorso verso la pace e la prosperità nel mondo e alle questioni educative", ha concluso.
Droni avvistati in Svezia presso base della marina militare
La scorsa notte sono arrivate molteplici segnalazioni alla polizia svedese di droni che hanno sorvolato le isole di Styrkoe och Tjurkoe, nell'arcipelago di Karlskrona, nel sud della Svezia. La prima denuncia è arrivata ieri sera alle 20:30 e la polizia giunta sul posto ha potuto osservare i droni, che sorvolarono nei pressi di un'importante base della marina militare svedese, secondo quanto riporta Sveriges Radio, la radio di servizio pubblico svedese.
Sospetti droni,chiuso spazio aereo scalo danese di Aalborg
Lo spazio aereo dell'aeroporto di Aalborg, in Danimarca, è stato chiuso dopo l'avvistamento di droni sospetti. Lo riporta l'agenzia di stampa finlandese Stt.
Macron: «Pronti a contribuire alla sicurezza dello spazio aereo danese»
La Francia è pronta a "contribuire alla sicurezza dello spazio aereo danese". Lo ha scritto su X il presidente Emmanuel Macron, dopo che alcuni droni hanno sorvolato lo spazio aereo di aeroporti civili e militari. Macron ha fatto sapere di aver avuto un colloquio con la premier danese Mette Frederiksen, a cui ha espresso «la piena solidarietà della Francia alla Danimarca dopo la ripetizione delle intrusioni di droni non identificati che hanno colpito il funzionamento dell'aeroporto di Copenaghen".
Orban: l'economia crollerebbe senza gas e petrolio dalla Russia
Il premier ungherese Viktor Orban ha spiegato al presidente statunitense Donald Trump che, in caso Budapest smettesse di comprare petrolio e gas dalla Russia, l'economia nazionale andrebbe in crisi. Nel corso del consueto intervento all'emittente radiofonica «Kossuth», Orban ha evidenziato come «sono chiari gli interessi dell'Ungheria». Il premier ha ricordato il recente rapporto del Fondo monetario internazionale (Fmi) sull'economia ungherese, in cui si osserva che se Budapest interrompesse la sua dipendenza dalle fonti energetiche russe, la performance economica crollerebbe del 4 per cento.
Putin: stabilità politica cruciale in questo momento
"Nelle condizioni attuali, la stabilità politica, la stabilità del nostro sistema politico e della situazione politica interna sono cruciali, due o tre volte più importante di quanto comunque è sempre stato per la Russia", ha dichiarato il Presidente Vladimir Putin in un incontro con la Presidente della Commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova. Putin ha quindi ringraziato gli elettori "che non hanno avuto paura e si sono recati alle urne (per le elezioni locali, ndr) e hanno fatto il loro dovere. Anche se sembra banale, è comunque estremamente importante nelle condizioni di oggi".