
Dopo mesi di discussioni e rinvii, sembra esserci la fumata bianca. Washington e Pechino avrebbero raggiunto un accordo su TikTok che, in base alla legge bipartisan votata dal Congresso durante la precedente Amministrazione Biden, deve separarsi dalla sua proprietà cinese, ByteDance, pena la messa al bando negli Stati Uniti. Che sarebbe scattata domani. Ad annunciare la svolta è stato Donald Trump (nella foto). «Il grande incontro commerciale in Europa tra Stati Uniti e Cina è andato molto bene. È stato raggiunto un accordo su una certa azienda che i giovani del nostro Paese desideravano fortemente salvare. Saranno molto contenti. Parlerò col presidente Xi venerdì», ha scritto il tycoon in riferimento ai colloqui che si erano svolti a Madrid tra i negoziatori dei due Paesi. A sbloccare l'impasse e la riluttanza di Pechino a cedere alle pressioni Usa, il desiderio di Xi per una visita di Trump in Cina, che potrebbe essere preceduta da un incontro tra i due leader a fine ottobre, in occasione del vertice Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation) in Corea del Sud. In cambio del «primo passo» di Trump, Xi sarebbe disposto a presenziare l'anno prossimo al vertice G20 di Miami. «Senza un accordo su TikTok, un incontro fra Donald Trump e il presidente Xi Jinping all'Apec sarebbe stato fuori discussione», così come «sarebbe stata esclusa anche una possibile visita di Trump in Cina», ha spiegato una fonte della Casa Bianca all'agenzia Bloomberg. Nessun dettaglio, tuttavia, sui termini dell'accordo, né sull'identità del nuovo «proprietario americano» dell'app cinese, anche se si fa sempre più insistente il nome di Oracle.
È proprio l'azienda fondata dal mega donatore repubblicano Larry Ellison, appena diventato (superando Elon Musk) l'uomo più ricco del mondo, ad ospitare i dati degli utenti di TikTok, che negli Stati Uniti sono circa 170 milioni.