"Espelleremo 600mila migranti": ecco il piano di Farage per il Regno Unito

Il leader del partito Reform Uk presenta il programma per risolvere l'emergenza immigrazione. Previsti accordi anche con l'Eritrea e l'Afghanistan. I Talebani si dicono "pronti a collaborare"

"Espelleremo 600mila migranti": ecco il piano di Farage per il Regno Unito
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Nigel Farage copia Donald Trump e lancia il suo piano draconiano per i rimpatri di massa dei migranti nel Regno Unito. Il leader del partito populista Reform Uk - appena quattro su 650 i seggi su cui può contare alla Camera dei Comuni ma al primo posto nei sondaggi - ha presentato l'"Operation Restoring Justice", un programma che prevede l'espulsione via aereo di 600mila migranti in cinque anni e che verrebbe attuato in caso di una sua vittoria alle elezioni politiche previste nel 2029. Non a caso la scenografia scelta da Farage per annunciare tale promessa elettorale è l'hangar dell'aeroporto di Oxford.

I rimpatri che vorrebbe attuare Farage riguarderebbero anche donne e bambini e sarebbero accompagnati da un giro di vite sulle leggi in materia di immigrazione, tra cui l'abolizione del diritto di asilo per chi arriva illegalmente nel Regno Unito. Il politico britannico ha chiarito che "non potranno chiederlo, senza se e senza ma" e ha affermato che verrebbero messi a disposizione due miliardi di sterline per siglare intese con i Paesi per i rimpatri, inclusi l'Afghanistan e l'Eritrea.

Secondo il piano, i migranti verrebbero arrestati all'arrivo e trattenuti in basi dismesse della Raf prima di essere rimpatriati e sarebbero costruiti centri di espulsione nelle zone remote del Regno Unito con l'obiettivo di trattenere fino a 24mila persone entro 18 mesi. Se gli irregolari in attesa di rimpatrio non potessero essere inviati altrove, Reform Uk cercherebbe di trasferirli in Ruanda e Albania o nei territori britannici d'oltremare. Inoltre verrebbe offerta la possibilità ai clandestini di abbandonare volontariamente il Paese offrendo loro 2500 sterline. I piani, riporta la Bbc, costerebbero circa 10 miliardi di sterline in cinque anni ma farebbero risparmiare, tra le altre spese, quelle legate all'accoglienza dei migranti negli hotel.

Un governo in mano a Reform Uk sarebbe pronto a rivedere la legge nazionale sui diritti umani e a promuovere l'uscita di Londra dalla Corte europea dei diritti dell'uomo e dalla Convenzione per la difesa dei rifugiati. Prevedibili le critiche al piano di Farage. I laburisti lo ritengono impraticabile mentre i conservatori sostengono che il partito populista abbia riciclato una loro proposta.

La mossa di Farage arriva mentre a Londra divampa la polemica per gli hotel che ospitano gli irregolari che hanno presentato richiesta di asilo e, più in generale, per la gestione del dossier immigrazione da parte del premier laburista Keir Starmer. "L'unico modo" per impedire alle piccole imbarcazioni di attraversare la Manica, ha detto il leader di Reform Uk, "è detenere e espellere chiunque attraversi quella rotta. Se lo facessimo, le barche smetterebbero di arrivare nel giro di pochi giorni".

A fornire sostegno a Farage in queste ore sono i Talebani che da Kabul hanno fatto sapere di essere disponibili ad un'intesa sui rimpatri qualora Reform dovesse arrivare a Downing Street. Un alto funzionario del movimento integralista al potere in Afghanistan ha dichiarato al Daily Telegraph che la sua organizzazione è "pronta e disposta a lavorare con chiunque possa aiutare a porre fine alle difficoltà dei rifugiati afghani poiché sappiamo che molti di loro non fanno una bella vita all'estero".

I Talebani, ha precisato la fonte al quotidiano britannico, non intendono però accettare denaro ma accoglierebbero "con favore gli aiuti per sostenere i nuovi arrivati" e per rispondere alle problematiche riscontrate "nell'accogliere e sfamare coloro che tornano dall'Iran e dal Pakistan".

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