Incursioni russe vicino all’Alaska: nuovi caccia intercettati dagli Usa, cresce la tensione con la Nato

Quattro jet russi avvistati e scortati da caccia Usa vicino all’Alaska: è il terzo episodio in un mese. Intanto in Europa aumentano le violazioni aeree, mentre Trump lascia ambiguità sul sostegno Nato

Incursioni russe vicino all’Alaska: nuovi caccia intercettati dagli Usa, cresce la tensione con la Nato
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Mosca testa la Nato. Dopo le incursioni di droni e jet russi nello spazio aereo di diversi Stati europei, mercoledì jet militari americani hanno identificato e intercettato quattro aerei militari della Federazione in volo in prossimità dell'Alaska. A darne oggi la notizia è il North American Aerospace Defense Command (Norad) secondo cui si tratta del terzo avvistamento in un mese circa di caccia russi e il nono dall'inizio dell'anno.

Due Tu-95 e due Su-35. Questi i velivoli russi che hanno attraversato la zona di identificazione di difesa dell'Alaska individuati da nove jet Usa: quattro F-16, un velivolo di sorveglianza e quattro aerei cisterna. Il Norad ha precisato che l'incursione è avvenuta in uno "spazio aereo internazionale e non in quello americano o canadese" e che le manovre di Mosca non sono viste come una minaccia.

L'agenzia Tass ha riportato la versione dell'episodio fornita dal ministero della Difesa russo secondo cui "i bombardieri Tu-95 hanno effettuato un volo programmato sulle acque neutrali del Mare di Bering e del Mare di Ochotsk". "Caccia di Stati stranieri", prosegue la nota delle autorità della Federazione, "hanno scortato i bombardieri russi in alcune tratte del percorso".

Un incidente molto simile si era verificato ad agosto quando un aereo da ricognizione russo era entrato all'interno dell'Adiz. Anche in quel caso diversi caccia Usa erano decollati per intercettare il velivolo incursore. Lo stesso tipo di aereo spia era stato intercettato nella regione per tre volte nei giorni precedenti. Nel settembre del 2024 il Norad pubblicò il video di un jet russo che volava "a pochi piedi di distanza" da un aereo Usa al largo dell'Alaska. "Non sicura, non professionale e un pericolo per tutti", il commento rilasciato all'epoca da un generale statunitense.

Le intrusioni russe (e cinesi) nei pressi dell'Alaska sono sempre più frequenti ed allarmano per il tempismo. Infatti, in contemporanea all'ultimo incidente denunciato dal Norad, droni e caccia della Federazione hanno violato lo spazio aereo di diversi Paesi europei, tra cui Polonia ed Estonia, mettendo a dura prova i nervi delle autorità del Vecchio Continente. Martedì scorso Donald Trump ha dichiarato che i membri della Nato dovrebbero abbattere gli aerei russi che entrano nel loro spazio aereo.

Quando però gli è stato chiesto se in tale situazione gli Stati Uniti sosterrebbero gli alleati dell'organizzazione militare il capo della Casa Bianca ha formulato una risposta ambigua. "Dipenderebbe dalle circostanze", ha detto The Donald. Una posizione che non chiarisce del tutto quanto gli europei possano ancora contare sullo storico partner dall'altra parte dell'Atlantico.

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