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Tensione in Medio Oriente: Netanyahu presenterà a Trump nuovi piani d'attacco contro l'Iran

Nbc riferisce che a Tel Aviv c'è preoccupazione per la ricostruzione dei programmi missilistici balistici e nucleari di Teheran

Tensione in Medio Oriente: Netanyahu presenterà a Trump nuovi piani d'attacco contro l'Iran
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In Medio Oriente torna a salire la tensione tra Israele e Iran. Tra i funzionari di Tel Aviv c'è preoccupazione infatti per l'espansione del programma di missili balistici e per la ricostruzione dei siti di arricchimento dell'uranio da parte di Teheran e il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarebbe pronto ad informare Donald Trump sulle opzioni per un nuovo attacco contro la Repubblica Islamica. A riferirlo è Nbc News che cita diverse fonti anonime, una persona a conoscenza diretta dei piani e quattro "informati" ex funzionari Usa, secondo cui a destare maggiore allarme sarebbero gli sforzi della Repubblica Islamica nel ricostruire le strutture dove vengono prodotti i missili balistici e nel riparare i suoi sistemi di difesa aerei, entrambi danneggiati negli attacchi condotti quest'anno dallo Stato ebraico.

L'incontro in cui Netanyahu dovrebbe illustrare a Trump i piani di attacco, e dimostrare che l'espansione del programma missilistico del regime degli ayatollah rappresenta una minaccia che richiede un'azione rapida, è previsto entro la fine del mese nella tenuta del presidente Usa a Mar-a-Lago, in Florida. Le fonti citate dall'emittente americana sottolineano che parte delle argomentazioni di Bibi dovrebbero essere basate sul fatto che le azioni dell'Iran costituiscono un pericolo non solo per Israele ma anche per tutta la regione, inclusi gli interessi statunitensi. Nello specifico, il premier israeliano dovrebbe presentare al capo della Casa Bianca opzioni per consentire a Washington di "partecipare o assistere" a nuove operazioni militari.

I funzionari di Tel Aviv hanno annunciato l'incontro tra Netanyahu e Trump per il 29 dicembre mentre il presidente americana giovedì ha dichiarato ai giornalisti che il summit con Bibi "non è stato ancora organizzato formalmente, ma vorrebbe vedermi". Nel corso del suo discorso alla nazione di questa settimana il leader Usa ha ribadito di aver "distrutto la minaccia nucleare iraniana e posto fine alla guerra a Gaza, portando per la prima volta in 3000 anni la pace in Medio Oriente".

L'allerta lanciata da Israele arriva mentre l'amministrazione repubblicana valuta operazioni militari contro il Venezuela, che potrebbe aprire un nuovo pericolo fronte di guerra, e mentre, almeno a parole, Teheran ha fatto sapere di volere riprendere i colloqui diplomatici sul suo programma nucleare con gli Stati Uniti. Trump ha evocato la possibilità di una ripresa del dialogo diplomatico con l'Iran mettendo però in guardia il regime islamico dal tentare di ricostruire i suoi programmi di missilistici e nucleari. Il presidente Usa ha comunque affermato che la Repubblica Islamica "può provare" a ricostruire il suo programma di missili balistici ma "ci vorrà molto tempo prima che ritorni". Il tycoon ha poi aggiunto che ad ogni modo Washington "può mettere fuori uso i missili" di Teheran "molto rapidamente".

Secondo le fonti citate da Nbc News, se non venisse controllata, la produzione di vettori balistici da parte dell'Iran potrebbe aumentare fino a 3000 unità all'anno e un grande volume di missili di questo tipo consentirebbe a Teheran di

difendere meglio i suoi siti di arricchimento nucleare. Oltre all'Iran, precisano inoltre le stesse fonti, al centro dei colloqui tra Trump e Netanyahu ci sarà anche l'instabile accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

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