
Nuovo capitolo dello scontro tra Donald Trump e Harvard. Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani ha accusato l’università di aver violato il Titolo VI del Civil Rights Act del 1964 "agendo con deliberata indifferenza nei confronti delle molestie nei confronti di studenti ebrei e israeliani" dopo l'attacco del 7 ottobre. E ora la Casa Bianca minaccia di tagliare tutti i finanziamenti federali all'università della Ivy League se non prenderà provvedimenti.
Come riportato dal Wall Street Journal, oggi una task force federale ha inviato una lettera al rettore di Harvard, Alan Garber, in cui si evidenzia che l’università ha violato le leggi sui diritti civili che impongono di proteggere gli studenti dalla discriminazione basata sulla razza o sull'origine nazionale. Secondo quanto reso noto dalle autorità, gli investigatori hanno scoperto che l’università è stata talvolta “complice volontaria delle molestie antisemite nei confronti di studenti, docenti e personale ebraici” e che i dirigenti hanno permesso che l'antisemitismo si diffondesse nel campus di Cambridge, nel Massachusetts.
Entrando nel dettaglio delle violazioni, sono stati accesi i riflettori su tre aree. Secondo l’amministrazione a stelle e strisce, Harvard non ha stabilito procedure chiare per segnalare e porre rimedio alle “molestie antisemite”, non ha implementato misure disciplinari in modo uniforme e "ha permesso ai manifestanti di violare le restrizioni di tempo, luogo e modo".
Harvard, che fin qui si è rifiutata di cedere alle richieste di Washington, ora rischia grosso. L’amministrazione Trump ha affermato senza troppi giri di parole che la mancata attuazione immediata di “adeguati cambiamenti” potrebbe comportare la “perdita di tutte le risorse finanziarie federali” e potrebbe influire “sui rapporti di Harvard con il governo federale”. Ad oggi, l’istituzione dell’Ivy League ha perso oltre 2,5 miliardi di dollari di finanziamenti federali dopo aver detto “no” alle richieste federali sui cambiamenti radicali nella governance, nelle assunzioni e nelle ammissioni al campus.
Un portavoce dell'università ha condannato senza mezzi termini l'antisemitismo - definito "inaccettabile" – in una dichiarazione rilasciata ad Axios e ha ribadito che l'università ha adottato "misure sostanziali e proattive" per affrontarne le cause profonde.
Ha inoltre affermato che Harvard ha condiviso il suo report sull'antisemitismo e il pregiudizio anti-israeliano con l'amministrazione Trump e ha delineato le misure adottate per rafforzare le politiche e sanzionare coloro che le violano: "Harvard ha compiuto passi significativi nella lotta al bigottismo, all'odio e ai pregiudizi. Non siamo soli nell'affrontare questa sfida e riconosciamo che questo lavoro è in corso".