"Piano segreto per eliminare Hezbollah". Cosa c'è dietro l'attacco in Libano

Fonti dell'intelligence affermano che i recenti eventi in Libano fanno parte di un piano più ampio chiamato "Le Dieci Piaghe", volto a eliminare Hezbollah con operazioni militari coordinate

"Piano segreto per eliminare Hezbollah". Cosa c'è dietro l'attacco in Libano
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Le esplosioni coordinate di migliaia di cercapersone e walkie-talkie usati da Hezbollah in Libano potrebbero rientrare in un piano più ampio volto ad eliminare l'organizzazione paramilitare sciita. Secondo fonti di intelligence occidentali, citate dall'account X di Visegrad24, il piano, noto come "Le Dieci Piaghe" sembrerebbe coinvolgere operazioni mirate che combinano forze militari e speciali. La natura del nome stesso suggerisce un piano suddiviso in fasi o atti successivi, ognuno dei quali diretto a indebolire progressivamente il movimento sciita libanese, considerato da molti Paesi occidentali e dallo Stato ebraico come un’organizzazione terroristica.

In una di queste fasi potrebbe rientrare anche l'attacco aereo israeliano contro Beirut che ha preso di mira e ucciso Ibrahim Aqeel, uno dei due comandanti più anziani di Hezbollah. Al momento, non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte dei governi occidentali coinvolti nelle presunte operazioni, e Hezbollah non ha ancora risposto alle voci sul piano delle "Dieci Piaghe".

Hezbollah sotto attacco: Nasrallah conferma indagini interne

Nel frattempo, il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha annunciato che l'organizzazione sciita libanese ha avviato un’indagine interna sulle misteriose esplosioni che hanno coinvolto migliaia di dispositivi di comunicazione utilizzati dai suoi operativi in tutto il Libano. L’episodio, che ha causato la morte di 37 persone, tra cui due bambini, e il ferimento di altre 3mila, rappresenta uno dei colpi più gravi subiti dall'organizzazione terroristica. "Non c'è dubbio che siamo stati sottoposti a un colpo di sicurezza e militare che non ha precedenti nella storia della resistenza e del Libano", ha dichiarato Nasrallah, aggiungendo che l’attacco ha superato ogni limite accettabile.

Fonti vicine a Hezbollah, citate da Middle East Eye, hanno affermato che il gruppo sospetta una grave falla nei propri apparati di sicurezza, forse facilitata dall’azione di infiltrati. L’indagine, condotta ai massimi livelli, si concentrerà sull’identificazione delle modalità con cui Israele, a cui è stata attribuita la responsabilità dell'attacco, ha potuto penetrare i sistemi di comunicazione del gruppo.

L'unità segreta israeliana

L'attacco di martedì e mercoledì che ha visto l'esplosione simultanea di cercapersone utilizzati dai membri di Hezbollah in tutto il Libano ha puntato i riflettori su una delle unità più segrete dell'esercito israeliano: l'Unità 8200. Secondo una fonte di sicurezza occidentale, citata da Times of Israel, l’unità di intelligence delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) avrebbe avuto un ruolo cruciale nella pianificazione dell'operazione, mentre agenti del Mossad avrebbero piazzato esplosivi all'interno dei dispositivi. Israele non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'operazione, ma l'azione è stata descritta come una delle più sofisticate e rischiose negli annali dello spionaggio ebraico.

Una fonte di sicurezza occidentale ha dichiarato all'agenzia Reuters che l'Unità 8200, che non fa parte del Mossad, è stata coinvolta nella fase di sviluppo dell'operazione contro Hezbollah.

L'unità stava lavorando al piano da oltre un anno. La fonte ha inoltre affermato che l'Unità 8200 è stata coinvolta nella parte tecnica del test, verificando come fosse possibile inserire materiale esplosivo nel processo di fabbricazione.

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