
Berlino chiede all'India di fare pressione sulla Russia per i negoziati in Ucraina
Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha esortato l’India a premere sul suo stretto alleato Russia affinché torni ai colloqui di pace sulla guerra in Ucraina, pochi giorni dopo l’incontro tra il premier indiano Narendra Modi e il presidente russo Vladimir Putin in Cina. Wadephul ha sottolineato che, nonostante gli enormi sforzi di Europa e Stati Uniti, la Russia non è ancora disposta a negoziare, una questione che Nuova Delhi potrebbe contribuire a risolvere. "L’unica richiesta è che le armi tacciano", ha affermato il ministro tedesco durante la sua visita di due giorni in India, aggiungendo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha mostrato una chiara volontà di pace. "Noi europei stiamo facendo del nostro meglio, lavorando con i nostri amici americani e ucraini per garantire che questa guerra finisca presto e che l’Ucraina trovi la pace come stato sovrano", ha dichiarato Wadephul.
Trump potrebbe collegarsi al vertice di Parigi
È possibile che anche il presidente Usa Donald Trump si colleghi domani al vertice dei Volenterosi sull'Ucraina. Lo ha detto il portavoce di Friedrich Merz, Stefan Kornelius, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino. "Non voglio anticipare il vertice, ma ci sono riflessioni sul fatto che possa collegarsi anche il presidente", ha detto.
Kallas: "Nasce nuovo ordine globale, Ue decida che cosa fare"
"Un nuovo ordine globale sta prendendo forma. Non potrà essere definito senza l'Europa, ma sarà plasmato da ciò che vorrà fare l'Europa: se saremo disposti a riconoscere la necessità che l'Europa svolga un ruolo geopolitico, se saremo disposti a costruire il nostro potere geopolitico per farlo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas nel suo discorso all'Euiss. "Per coloro che ancora dubitano che l'Europa debba svolgere un ruolo geopolitico, lo abbiamo sempre fatto quando ce n'era bisogno, lo stesso vale oggi".
"Quando il presidente Xi ha parlato della creazione di un nuovo tipo di relazioni internazionali durante la riunione dell'Organizzazione di cooperazione di Shanghai questa settimana, erano presenti i leader di oltre 20 paesi. Solo una manciata di questi paesi può essere considerata democratica, la maggior parte ottiene punteggi bassi negli indici sui diritti umani e nessuno è considerato completamente "libero" dall'indice di Freedom House. Questo è ciò che dobbiamo affrontare. Che ci piaccia o no, l'Europa è impegnata in una battaglia per la libertà. Per partecipare come attore alla pari, l'Europa deve costruire il proprio potere geopolitico. E il potere geopolitico si basa sulla forza militare e sulla forza economica".
Mosca: saluti tra Putin e Aliyev ma nessun dialogo sostanziale
I presidenti russo e azero, Vladimir Putin e Ilham Aliyev, "si sono salutati" a Pechino, "si sono stretti la mano, ma non c'è stato alcun dialogo sostanziale": lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dalla Tass. Negli ultimi mesi si sono registrate tensioni politiche tra Russia e Azerbaigian.
Nuove sanzioni di Londra a Putin per "deportazione di bimbi ucraini"
Il governo britannico ha annunciato oggi di aver imposto un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per il "programma di deportazione e indottrinamento" di bambini ucraini imputato a Mosca da Kiev e dall'Occidente. È quanto si legge in una nota del Foreign Office, secondo cui undici nuovi individui ed entità, fra cui importanti funzionari russi e organizzazioni giovanili, sono stati aggiunti alla lista dei soggetti sottoposti alle misure di Londra. "La politica del Cremlino di deportazioni forzate, indottrinamento e militarizzazione dei bambini ucraini è spregevole e dimostra il livello di depravazione a cui il presidente Putin è disposto a ricorrere per cancellare la lingua, la cultura e l'identità ucraine", ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Lammy. E ancora: "Portare via un bambino dalla sua casa e cercare di cancellare con la forza il suo patrimonio e la sua educazione attraverso menzogne e disinformazione non può essere tollerato. Nessun bambino dovrebbe mai essere una pedina di guerra ed è per questo che chiamiamo i responsabili a risponderne".
A Pechino stretta di mano tra Kim e il presidente del parlamento di Seoul
A Pechino c'è stata una stretta di mano fra il leader nordcoreano, Kim Jon Un, e il presidente del Parlamento della Corea del Sud, Woo Won-shik, in occasione della parata militare organizzata dalla Cina per celebrare gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. Lo riporta l'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando l'ufficio dello speaker stesso, spiegando che i due si sono scambiati un breve saluto prima di assistere alla parata in Piazza Tienanmen.
Putin ha invitato Kim in Russia
Il presidente russo Vladimir Putin, alla fine dei colloqui a Pechino con Kim Jong-un, ha invitato il leader del regime nordcoreano a visitare la Russia: lo riporta la Tass. "La aspettiamo. Venga", ha detto Putin. Secondo la Tass, Putin ha stretto la mano a Kim Jong-un e lo ha abbracciato per salutarlo.
Xi: "Mai tornare alla legge della giungla a danno dei deboli"
La modernizzazione della Cina "è un percorso di sviluppo pacifico", l'umanità "vive sullo stesso pianeta e dovrebbe lavorare insieme in solidarietà e armonia. Non dobbiamo mai tornare alla legge della giungla, dove il forte preda il debole". Il presidente Xi Jinping, al ricevimento presso la Grande sala del popolo dopo la parata militare su Piazza Tienanmen, ha detto che la Cina "sarà sempre una forza per la pace, la stabilità e il progresso nel mondo. Ci auguriamo con sincerità che tutti i Paesi imparino dalla storia, apprezzino la pace e promuovano insieme la modernizzazione globale", ha aggiunto, prima del brindisi.
Putin ringrazia Kim per le truppe schierate in Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin ha ringraziato Kim Jong-un per aver inviato truppe nordcoreane a combattere al fianco di quelle russe contro quelle ucraine e ha lodato i soldati del regime di Pyongyang sostenendo che hanno "combattuto in modo coraggioso e eroico". Lo riporta l'agenzia Interfax, secondo cui Putin ha dichiarato che i soldati nordcoreani hanno combattuto nella regione russa di Kursk "su iniziativa" di Kim Jong-un e sulla base del trattato di partenariato strategico tra Mosca e Pyongyang che prevede anche un cosiddetto "patto di mutua difesa".
Il Cremlino a Trump: "Nessuna cospirazione"
"Voglio dire che nessuno ha complottato, nessuno ha tramato nulla, non c'è nessuna cospirazione": lo ha dichiarato il consigliere per la politica estera del Cremlino Iuri Ushakov commentando le parole del presidente Usa Donald Trump. "Nessuno ci ha mai pensato, nessuno di questi tre leader", ha detto Ushakov alla tv di Stato russa riferendosi al presidente cinese Xi Jinping, a quello russo Vladimir Putin e al nordcoreano Kim Jong-un. Lo riporta la Tass.
Xi: "Esercito si trasformi in una forza a livello mondiale"
Il presidente cinese Xi Jinping, vestito con un abito in stile Mao, ha esortato il suo esercito a trasformarsi in una forza di "livello mondiale" e a salvaguardare con fermezza la sovranità nazionale, promettendo che Pechino continuerà a impegnarsi su un percorso di sviluppo pacifico. Nel suo discorso alla parata militare su Piazza Tienanmen, Xi, avendo alla sua destra il presidente russo Vladimir Putin e alla sua sinistra il leader nordcoreano Kim Jong-un (all'esordio in eventi multilaterali), ha sottolineato "l'enorme sacrificio nazionale" compiuto in quella che la Cina definisce la 'Guerra di resistenza contro l'aggressione giapponese del 1937-1945' e ha sottolineato "l'importante contributo" del popolo cinese alla salvaguardia della pace mondiale, invitando tutte le nazioni a impedire il ripetersi di tragedie storiche. "Oggi l'umanità deve nuovamente scegliere tra pace e guerra, dialogo e confronto, cooperazione vantaggiosa per tutti e un gioco a somma zero. Il popolo cinese è fermamente dalla parte giusta della storia", ha aggiunto il leader, che ha esortato i suoi cittadini a rimanere uniti per "costruire la Cina in un grande Paese" e realizzare un "grande rinnovamento nazionale". Oltre a Putin e Kim, sono stati invitati anche più di 20 leader stranieri, tra cui il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il capo della giunta militare birmana, il generale Min Aung Hlaing. Nella parata durata 70 minuti è stata esposta una selezione di armi di nuova generazione, tra cui jet da combattimento, apparati di intelligence senza pilota e missili ipersonici, tutti di fabbricazione nazionale. La Cina ha organizzato una parata su larga scala l'ultima volta nel 2019 per celebrare i 70 anni della fondazione della Repubblica popolare. Nel 2015, eventi simili si sono tenuti in Piazza Tienanmen per celebrare i 70 anni dalla fine della guerra, a cui hanno partecipato anche Xi, Putin e altri dignitari. Secondo i media cinesi, Mao Zedong, il fondatore della Cina moderna, fu raggiunto dal leader sovietico Nikita Krusciov e dal leader fondatore della Corea del Nord Kim Il-sung durante una parata militare a Pechino nell'ottobre del 1959 per commemorare il decimo anniversario.
Kim: "Sostegno alla Russia è un dovere fraterno"
In apertura del bilaterale con il presidente della Russia Vladimir Putin, il leader nordcoreano Kim Jong Un ha affermato che fornire assistenza a Mosca nel respingere l'incursione ucraina nella regione di confine russa di Kursk è un “dovere fraterno” della Corea del Nord. Pur senza fare specifico riferimento alla guerra in Ucraina, Kim ha sottolineato che “se c'è qualcosa che posso fare per voi e per il popolo russo, se c'è altro che deve essere fatto, lo considererò un dovere fraterno, un obbligo che sicuramente dobbiamo assumerci, e sarò pronto a fare tutto il possibile per aiutare”.
Kiev: nella notte lanciati 526 droni russi
Kiev ha reso noto che la Russia ha lanciato 526 droni e missili sull'Ucraina durante la notte.
Putin a Kim: "Uniti contro il moderno nazismo"
La Russia e la Corea del Nord "lottano insieme contro il nazismo moderno". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel bilaterale di Pechino con il leader Kim Jong-un, ringraziandolo per le armi inviate da Pyongyang a sostegno della guerra di Mosca all'Ucraina.
A Pechino incontro bilaterale tra Vladimir Putin e Kim Jong-un
Il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un si sono incontrati per colloqui bilaterali a Pechino. I due leader si sono incontrati formalmente presso la residenza ufficiale Diaoyutai dopo aver partecipato all'importante parata militare a Pechino in occasione dell'80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. Putin e Kim si sono recati dal ricevimento ufficiale ai negoziati con la stessa auto, ha riferito il Cremlino in un post sui social.
Trump a Xi: "Salutami Putin e Kim mentre cospirate contro gli Usa"
"Auguro al presidente Xi e al meraviglioso popolo cinese una splendida e duratura giornata di festeggiamenti". È quanto scrive in un post sul social Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in occasione della grande parata militare a Pechino per l'80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. "Porgi i miei più cordiali saluti a Vladimir Putin e Kim Jong Un, mentre cospirate contro gli Stati Uniti d'America", ha aggiunto Trump, rivolgendosi direttamente al presidente cinese.
Mostrati alla parata di Pechino missili e caccia
Missili, caccia e altre attrezzature militari cinesi, alcuni dei quali esposti al pubblico per la prima volta, sono stati mostrati nella grande parata che si è tenuta a Pechino in occasione dell'80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. Tra queste figuravano armi strategiche terrestri, marittime e aeree, attrezzature avanzate per la guerra di precisione e droni. Aerei da guerra ed elicotteri hanno sorvolato il cielo in formazione. Le truppe hanno sfilato al passo del presidente Xi Jinping, che guida il Partito Comunista e dirige l'esercito in qualità di presidente della Commissione Militare Centrale. Tra il pubblico erano presenti circa venti leader stranieri, tra cui diversi provenienti dal Sud-Est asiatico e alcuni dall'Africa e dall'Asia meridionale. Il presidente indonesiano Prabowo Subianto è arrivato solo poche ore prima della parata, dopo essere stato ritardato dalle proteste nel suo Paese contro i privilegi dei parlamentari. Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha fatto un raro viaggio all'estero per partecipare. È stato affiancato dal presidente russo Vladimir Putin e dal presidente dell'Iran, tra gli altri.
Xi alla parata: "Non temiamo la violenza, siamo autosufficienti e forti"
"La nazione cinese è una grande nazione che non teme la violenza ed è autosufficiente e forte". Lo ha affermato il presidente cinese Xi Jinping nel suo discorso alla parata militare a Pechino per commemorare l'80esimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale. "In passato, di fronte a una lotta all'ultimo sangue tra giustizia e male, luce e oscurità, progresso e reazione, il popolo cinese si è unito e si è ribellato, lottando per la sopravvivenza nazionale, il rinnovamento nazionale e la giustizia umana", ha aggiunto, come riporta l'agenzia Xinhua.
Stretta di mano tra Putin e Xi chiude la parata
Con una "doppia" stretta di mano tra Xi Jinping e Vladimir Putin si è conclusa la cerimonia per gli ottanta anni dalla vittoria cinese della seconda mondiale in piazza Tienanmen, a Pechino. Il presidente cinese ha salutato anche il leader nordcoreano Kin Jung-on. Poco prima sulla piazza erano sfilati vari armamenti tra cui il nuovo missile balistico intercontinentale DF-61, in grado di trasportare testate nucleari.
Xi: "Il mondo deve scegliere tra la pace e la guerra"
"Il mondo si trova di fronte a una scelta tra la pace e la guerra". Lo ha detto il presidente cinese Xi Jinping nel discorso di apertura della parata militare in occasione della cerimonia per gli ottanta anni della vittoria della seconda guerra mondiale. "La Cina è per una forza di pace e di sviluppo. Nessun bullo potrà intimidirci" ha aggiunto. Xi ora sta passando in rassegna le truppe militari sulla sua auto scoperta.
Iniziata la parata militare a Pechino per la vittoria nella Seconda guerra mondiale
È iniziata la grande parata militare a Pechino in occasione dell'ottantesimo anniversario della vittoria cinese nella seconda guerra mondiale. Oltre al presidente cinese Xi Jinping sono presenti 26 capi di Stato alla cerimonia in piazza Tienanmen.