Regno Unito, la ministra delle Finanze come Elsa Fornero: pianto in aula e sterlina a picco

Rachel Reeves è scoppiata a piangere durante l'intervento del leader dell'opposizione. Un attacco frontale tra il flop della riforma del welfare e il crollo della moneta nazionale

Regno Unito, la ministra delle Finanze come Elsa Fornero: pianto in aula e sterlina a picco
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Rachel Reeves come Elsa Fornero. Dibattito incandescente in Regno Unito sull’azione del governo guidato da Keir Starmer, nel mirino dell’opposizione è finita proprio la ministra delle Finanze. Ieri, nel corso del Question Time alla Camera dei Comuni, la quarantaseienne è scoppiata a piangere durante l’intervento della leader dell'opposizione Tory, Kemi Badenoch, in pressing sulla gestione dell'economia nazionale e dei conti pubblici.

Criticata aspramente per i risultati deludenti dell’economia britannica, la Reeves rischia il posto. Nel serrato confronto con la Badenoch, Starmer non ha risposto direttamente alla domanda che gli chiedeva se Reeves sarebbe rimasta al suo posto fino alle prossime elezioni. La reazione della cancelliera dello Scacchiere è stata immediata: volto turbato e le lacrime. Il primo ministro ha poi assicurato, tramite un portavoce, che la Reeves “non va da nessuna parte” ma la sua posizione appare sempre più traballante. “Chiamatemi antiquato, ma un Cancelliere dello Scacchiere che piange davanti al Paese è brutto segnale per l’economia” l'affondo del capo del politico del Sun, Harry Cole

Ieri è stata approvata la riforma del welfare ma con diverse modifiche tali da depotenziare il provvedimento. Decisiva la rivolta di 42 deputati laburisti, pronti a chiedere la testa della ministra. Un flop, l’ennesimo, senza dimenticare la reazione dei mercati: come evidenziato dal Corriere della Sera, quanto accaduto ieri a Westminster ha fatto schizzare in alto lo spread sui titoli di Stato ed ha affossato la sterlina sia nei confronti del dollaro che dell’euro.

Un pianto costoso, costosissimo.

I rumors sulla ministra si moltiplicano – c’è chi parla di uno scontro con Starmer, chi di un botta e risposta con lo speaker dei Comuni Sir Lindsay Hoyle e chi invece ripiega su “ragioni personali” – ma non è da escludere un suo coinvolgimento nel futuro rimpasto di governo di sir Keir, che a pochi giorni dal traguardo del primo anno al governo deve fare i conti con numerosi grattacapi. La grana principale è indiscutibilmente la perdita di credibilità, un autogol clamoroso considerando che i laburisti possono contare su una maggioranza schiacciante.

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