
Il governo francese si prepara a diffondere «Tous résilients» (tutti resilienti), un manuale di sopravvivenza pensato per fornire alla popolazione strumenti e consigli pratici in caso di crisi. Il progetto, affidato al Segretariato Generale della Difesa e della Sicurezza Nazionale, avrebbe dovuto vedere la luce in primavera o in estate, ma la versione definitiva è arrivata sulla scrivania del primo ministro François Bayrou (nella foto) solo a luglio. Secondo RMC, sarà distribuito in autunno, probabilmente a metà ottobre, in coincidenza con la Giornata di Azione contro i Rischi.
L'opuscolo, lungo circa trenta pagine, è strutturato in tre capitoli principali: preparazione, protezione e impegno. Non un vademecum da bunker, assicurano fonti vicine al dossier, ma un testo accessibile, fatto di frasi brevi e illustrazioni, per spiegare come affrontare situazioni di emergenza senza panico e con metodo. L'impostazione è non allarmistica, ci sono una serie di «consigli» e «reazioni corrette» da adottare per far fronte alle crisi. «La guerra? È solo un capitolo di una parte del manuale», ha spiegato una fonte a RMC.
La sezione dedicata alla protezione indica comportamenti immediati: ripararsi o evacuare a seconda delle circostanze, rimanere in casa quando necessario, evitare zone a rischio come corsi d'acqua in piena. Spiega anche come riconoscere le sirene d'allarme e come ricevere le comunicazioni ufficiali, dagli sms governativi ai canali informativi certificati.
Il capitolo sulla preparazione invita i cittadini a predisporre un kit di sopravvivenza domestico: acqua potabile, torcia elettrica, kit di pronto soccorso, alimenti non deperibili e una radio per restare informati anche in assenza di elettricità o rete. Un approccio che guarda non solo a emergenze eccezionali, ma anche a eventi più probabili come blackout, inondazioni o incendi.
Il terzo blocco del manuale è dedicato all'impegno diretto: incoraggia chi lo desidera ad arruolarsi nelle forze armate, nella polizia, nei vigili del fuoco o nella protezione civile. L'idea è promuovere una cultura della resilienza che vada oltre la gestione passiva delle crisi.
Il progetto prende ispirazione da un opuscolo distribuito in Svezia nel 2018 a tutte le famiglie per prepararsi a scenari di conflitto. La versione francese, tuttavia, privilegia i rischi ambientali e climatici, accanto a quelli naturali, tecnologici, sanitari, informatici e terroristici già elencati sul portale governativo info.gouv.fr/risques.
Non è ancora chiaro se «Tous résilients» sarà stampato e inviato a ogni nucleo familiare o se resterà solo in formato digitale, disponibile sui siti ufficiali e sui social media.
Nel marzo scorso, Libération ha dichiarato che «dovrebbe essere distribuito online tramite siti web ufficiali e social media, ma che una parte potrebbe essere stampata». La scelta finale spetterà a Bayrou, ma l'obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di cittadini, trasformando la prevenzione in un gesto quotidiano.