Da diversi anni Dieudonné M’Bala M’Bala è al centro di uno scontro culturale in Francia per le sue posizioni antisemite, tali da costargli diverse condanne. Ma ora il comico è pronto a tentare la strada politica: secondo quanto riportato da Chez Pol, la newsletter di Libération, il cinquantottenne sarà uno dei protagonisti delle elezioni europee in programma a giugno. Sarà lui il volto di spicco della lista guidata dal cantante cospirazionista Francis Lalanne, altro artista spesso al centro delle polemiche.
Pluricondannato per discriminazione razziale, Dieudonné ha indignato il popolo transalpino per le sue gag antisemite, da lui definite “antisioniste”. Certo che le camere a gas non siano mai esistite, l’umorista ha deciso di accettare la richiesta di Lalanne di scendere in campo come candidato della lista “Union de la résistance" (“Unione della resistenza”, ndr). La presentazione del progetto politico è in programma domenica 18 febbraio a Parigi. Una sorta di rivincita per Dieudonné, che lo scorso settembre non ha potuto esibirsi sul palco dello Zénith con il suo spettacolo “La Cage aux fous” in seguito al divieto imposto dalla Questura parigina.
“Imporre l’intelligenza collettiva del cuore alle élite corrotte che hanno dichiarato una guerra sempre più violenta ai popoli europei, a scapito della sovranità della Francia”, il programma di questa “Union de la résistance”, sostenuta tra gli altri anche dal psicosociologo complottista Christian Cotten. Non si tratta della prima sortita politica di Dieudonné. Il comico si candidò alle elezioni legislative del 1997 e del 2002 con il suo partito “Les Utopistes” e provò a candidarsi alla presidenza francese nel 2002 e nel 2007, fallendo in entrambe le occasioni. Anche per il cospirazionista Lalanne non si tratta di una prima volta: il cantante alle europee del 2019 provò a sfruttare l’onda della protesta dei gilet gialli con la lista “Aliance Jeune”, ma fu un flop, appena lo 0,53% di preferenze. E ancora, la candidatura nel 2009 con la sua “Alliance écologiste indépendante”.
Bannato da Youtube per le continue violazioni delle regole della community, Diedounné è stato rimosso da Facebook e Instagram per i contenuti irrisori nei confronti delle vittime della Shoah e per i termini disumanizzanti contro gli ebrei. Tante condanne, svariate polemiche, decine di bufere mediatiche.
Emblematica la condanna per apologia del terrorismo per aver scritto sui suoi profili “sono Charlie Coulibaly”, in riferimento alla strage nel giornale Charlie Hebdo. E ancora le provocazioni durante i suoi spettacoli, tali da scatenare vibranti diatribe. Ora il ritorno in politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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