"Sei licenziato!". La vignetta di Trump contro Powell

La frase è un’autocitazione divenuta celebre ai tempi del programma televisivo "The Apprentice" che il presidente americano conduceva prima di entrare in politica

"Sei licenziato!". La vignetta di Trump contro Powell
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Nuovo attacco di Donald Trump a Jerome Powell, attuale presidente della Federal Reserve. In un post pubblicato recentemente su Truth Social, il presidente ha condiviso una vignetta in cui appare mentre punta il dito verso Powell e pronuncia la frase: "SEI LICENZIATO!". Nella scena, Powell è rappresentato con una scatola contenente i suoi effetti personali, sullo sfondo compare il sigillo della Federal Reserve.

La frase è un’autocitazione divenuta celebre ai tempi del programma televisivo "The Apprentice", che Trump conduceva prima di entrare in politica. Secondo un’analisi visiva di ChatGPT, riportata dalla CNBC, l’immagine sembrerebbe essere stata "generata dall'intelligenza artificiale o illustrata digitalmente".

Trump ha più volte manifestato il suo dissenso nei confronti di Powell, in particolare per il suo atteggiamento ritenuto eccessivamente prudente riguardo al taglio dei tassi di interesse. In passato lo ha soprannominato "Powell troppo tardi". Questo ultimo attacco arriva poco dopo la decisione della Federal Reserve di abbassare i tassi per la prima volta nel corso dell’anno. Il mandato di Jerome Powell come presidente della Fed è previsto in scadenza a maggio 2026.

Il licenziamento del numero uno della Federal Reserve sarebbe senza precedenti, perché nessun presidente degli Stati Uniti ha mai tentato di farlo, anche se in passato non sono mancate severe critiche da parte della Casa Bianca ai vertici dell'istituto. Una recente sentenza della Corte Suprema ha indicato che il presidente non ha l'autorità di rimuovere a suo piacimento i funzionari della Fed.

E, ancora, Powell ha affermato che il suo licenziamento "non è consentito dalla legge".

Ricordiamo che Trump ha tentato di licenziare la governatrice della Fed Lisa Cook ad agosto per presunta frode sui mutui. La Corte Suprema si pronuncerà presto sulla questione.

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