Politica estera

"Ragazzini possono autodeterminarsi": la Spagna vara la legge trans

Via libera definitivo del Parlamento spagnolo alla cosiddetta "legge trans" e a una riforma della normativa sull'aborto. Il "sì" finale è arrivato in entrambi dopo l'approvazione del Congresso

"Ragazzini possono autodeterminarsi": la Spagna vara la legge trans
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Vittoria del mondo Lgbtq in Spagna. Il Congresso dei Deputati ha dato il via libero definitivo alla "legge trans" e alla riforma della normativa sull'aborto. La prima contempla il diritto alla libera "autodeterminazione di genere" per tutti gli over 16, mentre la nuova legge sull'aborto include un congedo per mestruazioni "invalidanti" coperto dallo Stato. La legge pro-transgender, approvata con 191 voti a favore, 60 contrari e 91 astenuti, rende la Spagna una delle poche nazioni a consentire alle persone di cambiare "genere" sulla carta d'identità con una semplice dichiarazione. In Europa, la Danimarca è stato il primo Paese a concedere tale diritto nel 2014.

L'iniziativa di Podemos scuote il governo spagnolo

La "legge trans" è un progetto di punta del ministero per l'uguaglianza, che è detenuto da Podemos, il partner minore della sinistra radicale nella coalizione di governo guidata dai socialisti. "Questa è una delle leggi più importanti di questa legislatura, abbiamo fatto un enorme passo avanti", ha detto il ministro per l'uguaglianza Irene Montero ai parlamentari prima del voto. "Questa legge riconosce il diritto delle persone trans ad autodeterminare la propria identità di genere. Le persone trans non sono persone malate, sono solo persone".

Fino a questo momento, in Spagna era possibile richiedere il cambio di genere solo con un referto medico attestante la disforia di genere e la prova del trattamento ormonale svolto, per almeno due anni. I minori avevano bisogno di un'autorizzazione giudiziaria. La nuova legge elimina tutti questi requisiti: ora anche gli adolescenti di età compresa tra 14 e 15 anni saranno autorizzati a fare domanda per il cambio di genere se i loro genitori o tutori legali sono d'accordo. Una vera follia "progressista".

Esultano gli attivisti

Il voto è stato accolto con grande entusiasmo dal mondo dell'associazionismo Lgbtq, che ora dipinge la Spagna come un "modello" per tutto l'occidente. "Festeggiamo il fatto che questa legge sia stata approvata dopo otto anni di instancabile lavoro per ottenere diritti per la comunità trans", ha detto all'Afp Uge Sangil, capo di Felgbti++, la più grande organizzazione Lgbtq della Spagna, davanti al parlamento.

"Stiamo conquistando i diritti umani con la libera determinazione del genere. Da oggi le nostre vite cambieranno perché non siamo malati". Come riferisce l'Afp, in Spagna il disegno di legge, contestato anche da un certo mondo femminista, ha generato profonde divisioni politiche e ideologiche all'interno del governo della stessa coalizione di sinistra. È grosso modo lo stesso che ha approvato la Scozia nelle scorse settimane, bloccato però da Westminster: una disputa, quella fra Londra ed Edimburgo, che ha portato alle dimissioni, mercoledì scorso, del primo ministro scozzese Nicola Sturgeon.

Cosa cambia con l'aborto

La nuova legge sull'aborto approvata dal parlamento spagnolo consente alle ragazze di 16 e 17 anni di avere un aborto senza il consenso dei genitori. I centri sanitari statali forniranno gratuitamente contraccettivi e la pillola del giorno dopo, mentre al lavoro il congedo mestruale consentirà alle lavoratrici che soffrono di dolori mestruali debilitanti di avere ferie retribuite.

La nuova legge sancisce inoltre il diritto di abortire in un ospedale statale: attualmente, oltre l'80% delle degli aborti vengono fatti in cliniche private a causa dell'elevato numero di medici di medici obiettori.

Con la nuova legge, i medici non saranno obbligati a eseguire aborti, a condizione, però, che abbiano esplicitato per iscritto la loro condizione di obiettori.

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