"Prepariamoci alla guerra". Sottomarini e arsenale atomico: il piano per contenere Mosca

Il premier britannico Keir Starmer presenta la nuova strategia militare: 12 sottomarini, 6 fabbriche d’armi, arsenale nucleare potenziato e spesa al 3%. “Serve prepararsi al conflitto per evitarlo”

"Prepariamoci alla guerra". Sottomarini e arsenale atomico: il piano per contenere Mosca
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Via alla revisione della strategia militare e di difesa: il Regno Unito risponde così alla "minaccia" di Mosca sullo sfondo della guerra in Ucraina. Il primo ministro Keir Starmer ha posto l'accento sulla necessità di essere "pronti" a un ipotetico scenario di guerra. Illustrando la preannunciata revisione in Scozia, sede della base di sommergibili che rappresentano oggi l'intero deterrente nucleare britannico, il leader laburista ha spiegato: "Se vogliamo scoraggiare un conflitto, il miglior modo è prepararsi a un conflitto".

Nel discorso di presentazione del documento aggiornato sulle linee strategiche di difesa britanniche, Starmer ha invocato "l'unità" del Paese di fronte a un mondo sempre più "instabile" e pericoloso. Sono tre gli obiettivi fondamentali del nuovo piano: rendere il Paese "pronto al combattimento di guerra"; dare valore aggiunto "alla Nato" che nella dottrina britannica è destinata a restare "sempre al primo posto" come pilastro di un sistema di sicurezza fondato sul legame transatlantico fra Usa ed Europa e sulla relazione speciale UK-Usa; infine "accelerare l'innovazione" della produzione bellica e del complesso militare-industriale "a ritmi da tempo di guerra" per fare del Paese un "innovatore leader fra gli alleati".

Ieri Starmer aveva promesso il ripristino della “capacità di combattimento” delle forze armate britanniche in un editoriale pubblicato sull'edizione domenicale del tabloid The Sun. Tra i vari provvedimenti del piano la costruzione di 12 nuovi "sottomarini d'attacco" in partnership con Usa e Australia nel quadro del patto tripartito Aukus, la costruzione di sei nuove fabbriche di munizioni e armi, la creazione di un coordinamento "ibrido" in seno alla Royal Navy dotando la marina di navi, sottomarini, ma anche nuovi aerei. E ancora, un investimento da 15 miliardi di sterline extra per la modernizzazione dell'arsenale nucleare attraverso la creazione di un "programma nazionale di assemblaggio di testate missilistiche" e il miglioramento degli alloggiamenti e degli equipaggiamenti per i militari.

Starmer si è detto inoltre "fiducioso al 100 per cento" che la spesa per la difesa del Regno Unito raggiungerà il 3 per cento del Pil nella prossima legislatura, che termina nel 2032.

Mentre la Nato ha chiesto agli Stati membri di aumentare la spesa per la difesa al 3,5 per cento entro il 2032, il leader laburista ha affermato che aumentare i finanziamenti del Regno Unito al 2,5 per cento entro il 2027-28, e poi al 3 per cento nella prossima legislatura, rappresenta un passo significativo. John Healey, il Segretario alla Difesa, ha dichiarato la scorsa settimana di non avere "alcun dubbio" sul fatto che il governo avrebbe raggiunto l'obiettivo entro il 2034.

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