La Germania taglia i sussidi agli immigrati: arriva la stretta all'accoglienza

Siglata l'intesa tra Berlino e i lander. Diminuiscono i fondi per l'accoglienza a fronte di maggiori controlli alle frontiere

La Germania taglia i sussidi agli immigrati: arriva la stretta all'accoglienza
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Meno soldi per i sussidi da dare ai migranti, con possibilità quindi di un risparmio importante sia per le casse federali che quelle dei singoli lander, e maggiore stretta sui controlli alle frontiere. Con l'eventualità, tra le altre cose, di esaminare le procedure di asilo fuori dall'Europa. Sono questi alcuni dei punti salienti dell'accordo sui migranti stretto in Germania tra il governo federale guidato dal socialdemocratico Scholz e i governi delle regioni. Un accordo, si legge sui media tedeschi, giunto nella notte dopo ore di contrattazioni.

Più controlli e meno soldi per l'accoglienza

Il primo perno dell'accordo approvato in Germania riguarda un minore stanziamento di risorse per l'accoglienza. Attualmente infatti, il governo di Berlino eroga ogni anno 3.7 miliardi di Euro totali per la gestione dell'accoglienza e i sussidi a favore dei migranti. Adesso invece si procederà con lo stanziamento di 7.500 euro per ogni richiedente asilo. Una parte del sussidio verrà ricevuta dal migrante titolare del diritto tramite una carta di pagamento.

"Questo permetterà di avviare la transizione verso un sistema che respira - ha dichiarato Scholz dopo il via libera all'accordo con le regioni - adesso infatti spenderemo più o meno soldi in base all'aumento o alla diminuzione dell'immigrazione". In poche parole, piuttosto che la cifra unica di quasi 4 miliardi di Euro spesa fin qui ogni anno, il governo tedesco erogherà cifre in base ai livelli del flusso migratorio e in proporzione alle reali esigenze.

L'altro nodo riguarda invece i controlli. Su questo fronte, sembra esserci unità di intenti a seconda del colore politico. Sia il governo federale di centrosinistra che i lander governati dalla Cdu, il partito all'opposizione a Berlino, sono concordi con l'idea di aumentare i controlli alle frontiere. Specialmente in quelle orientali. Non solo, ma nell'accordo sottoscritto nelle scorse ore è stata approvata la proposta di velocizzare le domande di asilo. Specialmente quelle presentate da migranti provenienti da Paesi con un tasso di riconoscimento dell'asilo inferiore al 5%. Per questi ultimi infatti, le domande vanno espletate entro tre mesi.

Nell'accordo è stata prevista anche la possibilità di svolgere, almeno in alcuni casi, le procedure del riconoscimento della domanda di asilo fuori dai confini tedeschi ed europei. Su questo punto però al momento sono emersi pochi dettagli, possibile che la questione verrà poi affrontata in un secondo momento.

Il dibattito sull'immigrazione in Germania

Le intese trovate in nottata sono arrivate dopo mesi di interlocuzioni tra governo e regioni e dopo settimane di aspri dibattiti all'interno del mondo politico tedesco. L'aumento dei richiedenti asilo in Germania ha messo quest'anno e l'anno scorso in difficoltà il sistema dell'accoglienza, con i lander che più volte hanno lanciato il proprio grido di allerta all'esecutivo centrale.

Nonostante la presenza, all'interno del gabinetto guidato da Scholz, di partiti come i Verdi

favorevoli a una linea più morbida sul fronte dell'accoglienza, alla fine Berlino ha dovuto fare i conti con l'insofferenza manifestata da più fronti. Si spiega quindi così la stretta e il giro di vite approvato in nottata.

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