
Ancora una volta una grana per Donald Trump arriva da un tribunale Usa. Una corte d'appello federale di New York ha infatti appena confermato all'unanimità il risarcimento di 83,3 miliardi di dollari che il presidente americano dovrà sborsare a favore della scrittrice E. Jean Carroll dopo essere stato già dichiarato colpevole di diffamazione nei suoi confronti nel gennaio del 2024. Viene dunque così respinta dai giudici la tesi dei legali del capo della Casa Bianca, i quali sostenevano che la sentenza emessa l'anno scorso dalla Corte Suprema sull'immunità presidenziale per tutti gli atti ufficiali impediva di accertare la responsabilità dell'azione legale intentata dalla donna.
La corte d'appello del secondo circuito di New York non solo conferma la sanzione inflitta al tycoon ma la definisce ragionevole "alla luce dei fatti straordinari ed eclatanti di questo caso". "Concludiamo che Trump non è riuscito ad identificare alcun motivo che giustifichi una riconsiderazione della nostra precedente decisione sull'immunità presidenziale", si legge nella sentenza che stabilisce anche che "il tribunale distrettuale non ha commesso errori in nessuna delle sentenze contestate". I risarcimenti, proseguono i giudici, "sono equi e ragionevoli".
La questione giudiziaria prende il via dalle accuse di stupro che Carroll ha riportato di aver subito negli anni Novanta ad opera del miliardario. Trump ha accusato la scrittrice di aver mentito per la prima volta nel 2019, subito dopo la denuncia pubblica da parte dell'ex editorialista della rivista Elle. Carroll ha intentato due cause contro il tycoon. La prima riguardava la diffamazione subita al tempo del primo mandato Trump che ha poi portato al verdetto degli 83 milioni di dollari. Come riassume Nbc News, mentre quel caso era bloccato da un precedente appello, la donna ha presentato una seconda causa per i commenti diffamatori fatti da Trump dopo la sconfitta elettorale del 2020 e per l'aggressione denunciata. Per questa seconda causa il commander in chief è stato ritenuto responsabile di abusi sessuali e diffamazione ed è stato condannato ad un risarcimento di 5 milioni di dollari nel 2023.
Nella testimonianza presentata due anni fa alla corte federale di Manhattan Carroll ha affermato di aver incontrato il tycoon nei magazzini Bergdorf's di New York dove lui le aveva chiesto un aiuto per comprare un regalo ad un'amica. Lo stupro sarebbe avvenuto nel camerino del reparto lingerie.
Dopo la sentenza di oggi, un portavoce del team legale del presidente ha rilasciato un comunicato in cui si afferma che il popolo americano è con The Donald e si richiede "un'immediata fine alla strumentalizzazione politica del nostro sistema giudiziario".