
George Soros nuovamente nel mirino di Donald Trump. In un post sul suo profilo Truth, il presidente americano ha lanciato un messaggio al finanziere ungherese, fondatore dell’Open Society Foundation,e ai suoi figli: "George Soros e il suo meraviglioso figlio della Sinistra Radicale dovrebbero essere accusati in base al Rico (Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act) per il loro sostegno a proteste violente, e molto altro, in tutti gli Stati Uniti d'America. Non permetteremo più a questi lunatici di fare a pezzi l'America, senza mai darle la possibilità di ‘respirare’ ed essere libera".
Ma non solo. Sulla scia degli attacchi della galassia Maga, Trump ha rincarato la dose nei confronti del filantropo: "Soros e il suo gruppo di psicopatici hanno causato gravi danni al nostro Paese! Questo include i suoi pazzi amici della West Coast. Fate attenzione, vi stiamo osservando!". Un monito neanche tanto velato, che riaccende lo scontro tra i due mondi.
L’ultimo assalto del capo della Casa Bianca risale a marzo. In quell’occasione Trump aveva insinuato lo zampino di Soros e di altri miliardari liberali in relazione alla caduta in borsa e nelle vendite di Tesla, di proprietà dell’ex braccio destro Elon Musk. “Credo che abbia un ruolo e ce ne sono alcuni che erano coinvolti nei miei processi, che erano, penso, probabilmente coinvolti anche in questo” il j’accuse del tycoon all’epoca: “Elon ha fatto un ottimo lavoro.
Ha scoperto sprechi, frodi e abusi enormi, a livelli mai visti prima”. Soros non ha lesinato critiche a Trump. In particolare, in occasione del primo mandato definì il presidente “un impostore, un imbroglione, un potenziale dittatore”.