Politica estera

"Trump avanti di cinque punti". Il crollo di Biden nei sondaggi

Nuovi dati negativi sull'operato del presidente americano che, in un sondaggio del New York Times, raggiunge il livello record di elettori insoddisfatti dall'inizio della presidenza dem. Intanto, solo la minoranza degli americani segue l'andamento delle elezioni per la Casa Bianca

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Se le elezioni per la Casa Bianca si svolgessero oggi solo il 43% degli elettori registrati voterebbe per Joe Biden contro il 48% del suo sfidante, il repubblicano Donald Trump. A certificare il deprimente stato della campagna del presidente è un sondaggio condotto dal New York Times e dal Siena College che attribuisce al vecchio Joe anche un record negativo delle sue performance. Il 47% degli intervistati dichiara infatti di disapprovare l’operato di Potus, il risultato peggiore da quando è entrato in carica nel gennaio del 2021.

Le cattive notizie per i dem non finiscono qui. Appena un elettore su quattro ritiene che il Paese stia andando nella giusta direzione e la maggioranza valuta in maniera negativa lo stato dell’economia. Il candidato che al nomignolo dispregiativo affibbiato dall'ex presidente, Sleepy Joe, cerca di contrapporre quello di Middle Class Joe continua ad assistere all’erosione dei consensi tra gli operai non bianchi e non laureati. Il vantaggio di Biden in questa categoria si attesta al 47% contro il 41% del miliardario mentre nel 2020 l’ex vice di Obama aveva raggiunto il 72% ed un vantaggio sull’avversario di quasi 50 punti.

Il sondaggio condotto a fine febbraio certifica inoltre che, ad otto mesi dal voto che potrebbe permettere a Trump di fare ritorno a Washington, proprio The Donald abbia avuto più successo nel consolidare la base repubblicana riconquistando il 97% di coloro che hanno votato per lui quattro anni fa. Biden è fermo invece all’83%.

Crescono inoltre i dubbi sull’opportunità della candidatura dell’ottantunenne democratico soprattutto tra gli elettori sotto i 45 anni e solo il 23% dei partecipanti alle primarie del partito dell’asinello afferma di essere entusiasta per Biden, la metà di quanti nel campo repubblicano dicono la stessa cosa di Trump. Entrambi i politici non godono dell’approvazione del 19% degli elettori ma sono i dem ad essere più insoddisfatti o addirittura arrabbiati per il proprio candidato alle elezioni di novembre, 32% a 18%. Un ulteriore campanello d’allarme per l’attuale inquilino della Casa Bianca è poi rappresentato dal fatto che il tycoon sarebbe riuscito a conquistare il 63% dei delusi per l’operato del presidente.

C'è da dire che il vantaggio nazionale in termini di approvazione detenuto da Trump sul rivale confermato dal nuovo sondaggio del New York Times potrebbe contare poco in quanto la competizione presidenziale Usa si combatte stato per stato. È innegabile però l’accumularsi di segnali preoccupanti per gli uomini della campagna dem i quali comunque scommettono che con l’avvicinarsi dell’election day la base tornerà a mobilitarsi come fece quattro anni fa.

Sempre che le presidenziali catturino l’interesse dell’elettorato. Un’analisi condotta dall’Economist e da YouGov mostra infatti come la maggioranza degli americani non stia seguendo l’andamento delle elezioni. Per la precisione solo il 40% degli intervistati e circa la metà degli iscritti ai due partiti dichiarano di essere molto interessati alla competizione politica. I più attenti sono gli americani oltre i 65 anni e con un reddito superiore ai 100mila dollari.

Molto meno coinvolti sono i giovani, le donne, i neri, gli ispanici e gli indipendenti, alcune delle categorie di votanti che nel 2020 hanno permesso a Biden di vincere e senza le quali i repubblicani il 5 novembre potrebbero avere gioco facile.

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