Prima uscita pubblica di Donald Trump senza benda dopo l'attentato subito a Butler, in Pennsylvania, lo scorso 13 luglio. L'ex presidente degli Stati Uniti è apparso senza la medicazione all'orecchio nell'incontro con il premier israeliano Benjamin Netantahu a Mar-a-Lago, in Florida. La conferma è arrivata direttamente dalle foto dell'incontro diffuse negli ultimi minuti: in particolare, l'immagine scattata dal fotografo nel New York Times Doug Mills mostra il tycoon che mostra a Netantyahu la ferita all'orecchio.
Trump ha salutato calorosamente Netanyahu e la moglie Sarah con baci e strette di mano, prima di posare dicendo "facciamoci una bella foto" insieme ai due ospiti. "Ci sei mancato", la testimonianza d'affetto della moglie del presidente israeliano. Un ottimo rapporto, quello tra i due, raffreddatosi dopo la vittoria di Biden alle presidenziali del 2020. Ma non bisogna dimenticare le politiche ampiamente in favore di Israele varate da Trump quando era la Casa Bianca, dallo spostamento dell'ambasciata a Gerusalemme, al riconoscimento della sovranità israeliana sulle alture del Golan fino agli accordi di Abramo. Non stupisce, dunque, la grande sintonia mostrata dai due nel vertice di Mar a Lago: "Abbiamo un'ottima relazione, io sono stato molto positivo per Israele, più di ogni altro presidente", ha rimarcato il tycoon.
Commentando la situazione in Medio Oriente, Trump non ha utilizzato troppi giri di parole: in caso di sua sconfitta a novembre, si rischia una terza guerra mondiale. "Se vinciamo, sarà semplice, tutto funzionerà e sarà molto veloce", l'analisi del candidato repubblicano: "Se non vinciamo, finiremo per avere grandi guerre in Medio Oriente forse una Terza Guerra Mondiale". E ancora, l'affondo contro Biden: "Siamo più vicini ad una Terza Guerra Mondiale oggi di ogni altro momento dopo la Seconda Guerra Mondiale, non lo siamo mai stati così vicini, perché abbiamo persone incompetenti che guidano il nostro Paese".
Nel corso del dialogo con Trump, Netanyahu si è soffermato sulla situazione di Gaza e ha evidenziato di sperare in un accordo sulla Striscia e il rilascio degli ostaggi.
Secondo Walla, il presidente israeliano ha confermato a Trump che invierà un team a Roma all'inizio per colloqui sull'accordo sugli ostaggi: "Siamo certamente ansiosi di avere un accordo e ci stiamo lavorando. C'è stato qualche movimento dopo la nostra pressione militare. Spero che ci saranno sufficienti movimenti per concludere un accordo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.