Politica estera

Trump in tribunale a New York: "Persecuzione politica"

Iniziato a New York il processo penale a carico dell'ex presidente Donald Trump: il procuratore Alvin Bragg lo accusa di aver pagato 130 mila dollari la pornostar Stormy Daniels, in cambio del silenzio circa la loro relazione. Il tycoon: "È una truffa"

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Donald Trump è in tribunale a Manhattan per affrontare il processo penale che lo vede accusato di aver falsificato documenti per occultare un versamento da 130 mila dollari destinato alla pornostar Stormy Daniels. Il procuratore Alvin Bragg, in 34 capi d'accusa, sostiene che Trump abbia pagato, attraverso il suo ex faccendiere Michael Cohen, 130mila dollari alla Daniels, che alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2016 minacciava di rivelare la loro relazione segreta. Per fare ciò, il tycoon avrebbe falsificato la contabilità delle sue aziende e violato le leggi elettorali. Lunedì inizierà la selezione di una giuria di 18 persone per il processo penale, che dovrebbe durare circa sei settimane. Arrivato in aula oggi alle 9.30 (15.30 ore italiane) , Trump ha ribadito che il caso è una persecuzione politica. "Questa è una persecuzione come mai prima d'ora", ha detto ai giornalisti. "È un assalto all'America ed è per questo che sono molto orgoglioso di essere qui, questo è un assalto al nostro Paese".

Iniziato il processo contro l'ex presidente Trump

Il processo inizia dopo che il giudice Juan Merchan di New York ha concesso un rinvio di 20 giorni per dare a entrambi i team legali il tempo di esaminare 31.000 documenti forniti dall'Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti. Il giudice Merchant ha imposto al tycoon un "bavaglio" che gli impedisce specificamente di fare, o di ordinare ad altri di fare, dichiarazioni pubbliche su testimoni, procuratori o giurati. In seguito ha esteso l'ordine alle famiglie di queste persone, dopo che Trump ha attaccato per nome la figlia del giudice Bragg su TruthSocial. Come nota Npr, gli altri processi principali che vedono l'ex presidente imputato - relativi al suo ruolo nella rivolta di Capitol Hill del 6 gennaio 2021, alla gestione di documenti riservati e alla presunta interferenza elettorale in Georgia - sono in fase di rinvio, ed è improbabile che il verdetto arrivi prima delle elezioni. Ma il processo di Manhattan è diverso, perché la corte dovrebbe pronunciarsi in estate, in piena campagna elettorale, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali. Si attende inoltre anche la decisione della Corte Suprema, che dovrà decidere se Trump goda o meno di un'immunità totale per le sue azioni in qualità di presidente.

Cosa dice l'accusa

Joshua Steinglass, membro del team di Bragg, ha dichiarato che l'accusa offrirà le prove che Donald Trump ha cospirato con il suo ex avvocato e faccendiere Michael Cohen e con un dirigente della società madre del National Enquirer per oscurare gli articoli che avrebbero potuto danneggiarlo e pubblicare altresì storie sui principali rivali nel 2016, per mettergli in cattiva luce. Todd Blanche, avvocato di Trump, ha tuttavia ossercato che le prove non hanno "nulla a che fare con il reato contestato". Ma l'accusa principale riguarda il presunto pagamento che il tycoon avrebbe fatto alla pornostar Stormy Daniels. Il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg ha infatti accusato Trump di aver presentato documenti aziendali che nascondevano il vero scopo del pagamento che Cohen fece a Daniels poco prima delle elezioni del 2016. Cohen, che dovrebbe testimoniare contro Trump, ha ammesso di aver pagato Daniels in cambio del suo silenzio. L'ex presidente ha tuttavia negato di aver avuto rapporti sessuali con la donna.

Se condannato, il magnate rischia fino a quattro anni di carcere, con ripercussioni pesantissime sulla campagna presidenziale.

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