
Uno dei motivi che rendono insanabile la frattura tra Donald Trump ed Elon Musk è l'accusa del patron di Tesla che il nome del presidente americano è contenuto nei file di Jeffrey Epstein, i documenti sul finanziere suicidatosi in carcere a New York mentre era in attesa di processo per reati sessuali. Un'accusa rilanciata ripostando il commento di un utente su X, secondo cui «Trump dovrebbe essere sottoposto a impeachment e sostituito da JD Vance». «Yes», ha aggiunto il miliardario. E proprio per questo - sostiene Musk - il dipartimento della Giustizia terrebbe ancora sotto chiave decine di migliaia di pagine del dossier. La Casa Bianca minimizza e si limita a definire le affermazioni un «episodio spiacevole e sfortunato»: «Elon non è soddisfatto del Big Beautiful Bill perché non include le politiche che voleva», sottolinea la portavoce Karoline Leavitt. Secondo Axios, tuttavia, i democratici della Camera hanno inviato una lettera alla ministra della Giustizia Pam Bondi e al direttore dell'Fbi Kash Patel chiedendo di «chiarire immediatamente se l'accusa sia vera».
Il dossier Epstein raccoglie documenti legati alle indagini sul finanziere, tra registri di volo, testimonianze e diari. Il 27 febbraio Bondi ha reso nota una prima parte di carte declassificate, che però contenevano in gran parte informazioni già trapelate (anche se mai rese pubbliche in via ufficiale dal governo). Molti documenti invece rimangono ancora sotto sigillo, e pur se il mese scorso la ministra ne ha promesso la graduale pubblicazione, ancora nulla è venuto alla luce. Trump ed Epstein sono stati amici per decenni - e ci sono foto che li immortalano insieme, anche con Melania - ma non sono mai emerse prove di un legame tra il presidente e la rete di traffici sessuali messa in piedi dal finanziere e dalla sua complice e fidanzata Ghislaine Maxwell. Il nome di The Donald, con vari indirizzi e numeri di telefono (tra cui quelli dell'ufficio e della residenza di Mar-a-Lago), è emerso anni fa nel famigerato Black Book recuperato dall'ex maggiordomo di Epstein, Alfredo Rodriguez, che aveva tentato di venderlo all'Fbi nel 2009. Dentro c'erano pure personaggi famosi tra cui Bill Clinton, il principe Andrea, l'avvocato Alan Dershowitz e l'ex premier di Israele Ehud
Barak, a riprova della sua vasta rete di relazioni. Trump ed Epstein si sono frequentati fin dagli anni Ottanta: «Conosco Jeffrey da 15 anni, è un tizio fantastico», ha detto il tycoon nel 2002 al New York Magazine, quando i due erano ancora in buoni rapporti: «Ci siamo divertiti un sacco. Si dice che gli piacciono donne bellissime almeno quanto a me, e molte di loro sono piuttosto giovani».
E il comandante in capo compare anche nel registro dell'aereo di Epstein, il famigerato Lolita Express: il tycoon ci viaggiò insieme al finanziere l'11 ottobre 1993 e il 15 maggio 1994 con l'allora moglie Marla Maples, la figlia Tiffany e la babysitter, prima da Palm Beach all'aeroporto Reagan di Washington e poi da Washington allo scalo di Teteboro, in New Jersey.