Dopo Draghi, anche la von der Leyen: "Il mondo cambia, l'Europa stia al passo"

La numero uno della Commissione a Berlino: "Sfruttiamo i punti di forza per un'Europa forte e coesa".

Dopo Draghi, anche la von der Leyen: "Il mondo cambia, l'Europa stia al passo"
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Dopo Mario Draghi, fresco di premio 'Princesa de Asturias per la Cooperazione Internazionale', che dal palco spagnolo di Oviedo ha invocato il federalismo europeo "non in ossequio a un sogno, ma per necessità", anche Ursula von der Leyen - presidente della Commissione Ue - ha voluto rimarcare la necessità di un'Europa unita.

La numero uno dell'esecutivo comunitario, intervenendo al Berlin Global Dialogue 2025, ha detto: "Il mondo sta cambiando più velocemente delle nostre politiche. Le nostre istituzioni devono trasformare il modo in cui pensano, formulano politiche e prendono decisioni per stare al passo con un mondo in rapida evoluzione".

La situazione geopolitica mondiale è in perenne evoluzione. Sia gli alleati, che i Paesi ostili prendono decisioni unilaterali e agiscono. L'Europa, secondo la presidente, non deve essere da meno: "Prima di poter proiettare la nostra forza all'estero, dobbiamo rinnovarci in patria". Sì perché le sfide che il vecchio sta affrontando non sono da poco: crisi economica, minacce all'indipendenza energetica e al modello socioculturale. "Ma - continua - possiede risorse eccezionali. Il nostro compito è sfruttare questi punti di forza per garantire un'Europa forte, indipendente e coesa".

Europa 2.0

Da Berlino la presidente della Commissione spiega che "il mondo sta cambiando più velocemente delle nostre politiche", commentando che è necessaria una riforma politica dell'Unione: "Le nostre istituzioni devono trasformare il modo in cui pensano, formulano le politiche e prendono decisioni per stare al passo con un mondo in rapida evoluzione".

Poi la sfida per il rilancio economico. "Sappiamo tutti di avere un problema di dimensioni: man mano che le nostre startup crescono, troppo spesso la limitata disponibilità di capitale di rischio le costringe a rivolgersi a investitori stranieri. Si tratta di ricchezza e sovranità che vanno altrove. Ma vogliamo che questo investimento scelga l'Europa. E vogliamo investire nel meglio d'Europa. Sei una startup innovativa? Quindi, dobbiamo semplificare la tua crescita in tutti i 27 Stati membri dell'Europa. Ma non con 27 normative diverse. Per questo stiamo preparando il cosiddetto 28° regime per le imprese innovative. Un'unica e semplice regola per l'intera Unione Europea". Una riforma di dimensioni cosmiche, che vedrebbe il primo fondamento di una vera unione economica. Un primo passo per avere un unico mercato del lavoro, perché "in un mondo in cui gli altri si muovono velocemente, l'Europa deve tenere il passo: questo è il messaggio più importante messaggio di oggi".

L'esercito made in Europe

Sulla questione militare, Ursula von der Leyen non si nasconde. Anche perché sa di cosa parla vista l'esperienza sul campo. Sì perché durante il quarto governo di Anglea Merkel (2018-2021) l'attuale capo dell'Unione guidava il ministero della Difesa tedesco. "Il potere è sempre stato misurato in base alla potenza militare e all'influenza territoriale. Chi controllava confini ed eserciti controllava anche l'equilibrio di potere nelle relazioni tra paesi e continenti. E sarebbe sbagliato affermare che questa nozione sia obsoleta". Poi l'affondo a Mosca: "L'hard power è più importante che mai nel mondo di oggi. Abbiamo visto come paesi come la Russia o i suoi alleati autocratici usino il conflitto come strumento per costruire imperi e supremazia sugli altri. Il nostro progetto è diverso, ma non possiamo essere ingenui e vulnerabili".

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entro il 2030. Questa attenzione alla deterrenza e alla pace attraverso la forza è più importante che mai", un investimento mai visto prima per migliorare capacità militari e potenziare le industrie del comparto difesa.

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