Politica estera

TikTok ora rischia il bando negli Usa: la legge che mette il social nel mirino

Il social network potrebbe essere vietato nel Paese fino a quando non taglierà i ponti con la società madre ByteDance e più in generale con la Cina. Pechino: "Atto di bullismo"

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Gli Stati Uniti fanno sul serio. La Camera ha approvato a larga maggioranza, con 325 voti favorevoli e 65 voti contrari (15 repubblicani e 50 democratici), la legge che potrebbe portare al bando di TikTok. Ora il provvedimento passa al Senato e potrebbe tracciare un solco: ribattezzata “Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled Applications Act”, la misura imporrà il divieto di utilizzare il social network fino a quando non taglierà i ponti con la sua società madre ByteDance e, più in generale, con la Cina. In altri termini, in caso di via libera, ByteDance dovrà vendere la piattaforma entro cinque mesi dalla sua entrata in vigore: in caso contrario, TikTok verrebbe bandito dagli app store e dai server americani.

I vertici di TikTok hanno commentato il voto della Camera statunitense, evidenziando che il destino del provvedimento non è chiaro e che osserverà con attenzione gli sviluppi al Senato. Non è mancata una critica all’iter accelerato del disegno di legge da parte dei legislatori della Camera e alla decisione di tenere un briefing a porte chiuse in cui è stata evidenziata preoccupazione per la sicurezza nazionale.“Siamo fiduciosi che il Senato considererà i fatti, ascolterà i propri elettori e si renderà conto dell’impatto sull’economia, su 7 milioni di piccole imprese e sui 170 milioni di americani che utilizzano il nostro servizio”, si legge nella nota riportata dalla Cnn.

Muscolare la replica di Pechino. "Un atto di bullismo", la posizione riportata dal portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin:"Anche se gli Stati Uniti non hanno trovato prove che TikTok mette a rischio la loro sicurezza nazionale, questo non gli ha impedito di perseguire TikTok". Il diplomatico ha puntato il dito contro gli Stati Uniti, rei di "ricorrere ad atti di bullismo" quando non riesce ad avere successo in una equa competizione: "Questo alla fine sarà controproducente per gli Stati Uniti stessi". Ricordiamo che già in passato le autorità cinesi avevano espresso la loro "ferma opposizione" alla vendita forzata di TikTok.

Attesi aggiornamenti a stretto giro di posta, ma lo scontro tra Washington e TikTok è ormai realtà. Se Donald Trump s’è detto dubbioso sul possibile divieto, il presidente Joe Biden non ha utilizzato troppi giri di parole, confermando di essere pronto a mettere al bando il social network asiatico. - "La Cina comunista è il più grande nemico geopolitico dell'America e sta usando la sua tecnologia per minare attivamente la sicurezza e l'economia dell'America", le parole dello Speaker repubblicano Mike Johnson: "Il voto bipartisan di oggi dimostra l'opposizione del Congresso ai tentativi della Cina comunista di spiare e manipolare gli americani e segnala la nostra determinazione per azioni di deterrenza nei confronti dei nostri nemici".

Come anticipato, la palla passa ora al Senato e il destino del provvedimento è incerto. Il leader della maggioranza dem, Chuck Schumer, non si è sbilanciato sui tempi:“Devo consultarmi con le commissioni interessate per vedere la loro posizione". "È molto più probabile che lo emenderemo in aree dove sono necessari cambiamenti" ha detto il repubblicano John Cornyn, rimarcando che "ci vorrà del tempo". Una posizione simile a quella espressa dalla presidente dem della commissione Commercio, la senatrice Maria Cantwell: “Parlerò con i miei colleghi per cercare di trovare un percorso che sia costituzionale e protegga le libertà civili”.

Seguiranno aggiornamenti.

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