Zohran Mamdani prega e distribuisce pasti nella moschea di Porto Rico

Mamdani ha preso parte alla preghiera in un’atmosfera densa di significati religiosi e politici: diverse bandiere palestinesi erano visibili tra i fedeli, e il sermone ha toccato anche la questione mediorientale

Zohran Mamdani prega e distribuisce pasti nella moschea di Porto Rico
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La recente visita del sindaco-eletto di New York, Zohran Mamdani, nella capitale portoricana San Juan, offre un intreccio di politica locale, identità religiosa e relazioni internazionali.

Venerdì scorso, in occasione di un vertice annuale di politici e lobbisti newyorkesi, Mamdani ha partecipato alla preghiera del venerdì nella moschea Masjid Montehiedra – uno dei due luoghi di culto islamici della città – e ha distribuito pasti caldi ai fedeli. La moschea, che può accogliere circa 400 uomini e 50 donne, era gremita per l’occasione.

Questo incontro, pur piccolo nella geografia dell’isola, ha assunto un valore simbolico notevole. Per la prima volta nella storia di New York, un sindaco musulmano eletto si è presentato in un contesto religioso non metropolitano, ribadendo l’importanza di un dialogo aperto e inclusivo con le minoranze, anche al di fuori dei confini cittadini. Mamdani ha voluto sottolineare che la sua amministrazione si concentrerà sull’ascolto e sulla partecipazione, non solo sulla rappresentanza formale.

L’isola conta oggi tra i 3.500 e i 5.000 musulmani, una minoranza composta in gran parte da immigrati e discendenti provenienti dal Medio Oriente, soprattutto dalla Palestina, e in misura minore da convertiti locali. La presenza islamica a Porto Rico risale agli anni Settanta, con la fondazione della prima moschea a Río Piedras nel 1981, seguita da quella di Vega Alta nel 1992. Queste comunità, pur ridotte numericamente, hanno costruito nel tempo una rete di solidarietà e di dialogo con la popolazione cristiana, in un contesto dove l’islam è ancora percepito come un elemento “estraneo” alla tradizione portoricana.

Durante la sua visita, Mamdani ha preso parte alla preghiera in un’atmosfera densa di significati religiosi e politici: diverse bandiere palestinesi erano visibili tra i fedeli, e il sermone ha toccato anche la questione mediorientale. Alcuni media statunitensi hanno riportato che durante l’incontro si sono levati cori di “Allahu Akbar” e riferimenti espliciti alla causa palestinese, circostanza che ha suscitato reazioni contrastanti negli Stati Uniti.

Parallelamente, la stampa americana ha ricordato le polemiche che hanno coinvolto Mamdani per la sua vicinanza a figure religiose controverse come l’imam Siraj Wahhaj, accusato in passato di legami con ambienti radicali, pur non essendo mai stato incriminato.

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