Politica internazionale

"Andate in Algeria e Tunisia". La rabbia dei francesi contro le Ong

La Louise Michel, una delle tre navi Ong, è entrata nelle acque italiane: la rivolta dei francesi che chiedono lo sbarco dei migranti in Tunisia

"Andate in Algeria e Tunisia". La rabbia dei francesi contro le Ong

Il nodo delle Ong è sempre più intricato. Le tre navi che nei giorni scorsi hanno operato nel Mediterraneo, portando a bordo oltre 500 migranti, in queste ore si sono posizionate a ridosso delle acque territoriali italiane e reclamano l'apertura dei porti. In particolare, la Louise Michel, che è entrata all'interno del confine marittimo meridionale presso Lampedusa. L'idea che centinaia di migranti possano entrare in Europa con le navi private delle Organizzazione non governative non crea disturbo solo in Italia ma anche in Francia si inizia ad alzare la voce contro i continui sbarchi da parte di queste navi, che operano senza che sia stata codificata la loro azione.

Una dimostrazione netta di un crescente malcontento per il comportamento prepotente e arrogante delle navi Ong dei migranti si ha nei commenti del post in cui proprio la nave Louise Michel chiede il porto sicuro. Dopo cinque soccorsi in 2 giorni, 33 persone a bordo del Louise Michel e 261 sull'Humanity 1 sono in attesa di un porto sicuro. Un salvataggio è completato solo quando tutti i sopravvissuti possono lasciare la nave in un luogo sicuro. Abbiamo bisogno di un porto sicuro adesso, scrivono dalla Ong. Una pretesa che fa storcere il naso a molti, considerando che le navi sono rimaste per tre giorni davanti alle coste libiche, tenendo con sé i migranti per tutto quel tempo.

A mostrare maggior fastidio per le operazioni in mare della Louise Michel sono proprio i francesi: "Preparate le ragazze, arriva in Europa la nave anarchica Louise Michel con un nuovo carico di migranti afromusulmani". E poi ancora: "Andate in Tunisia e Algeria: i loro porti sono i più vicini". E via così, per decine di commenti che invitano la nave a far rotta soprattutto verso i porti tunisini, considerati sicuri. Qui operano anche strutture dell'UNHCR e per l'ONU è uno dei porti sicuri del Mediterraneo. Ma in queste ore la nave Louise Michel sta arrivando a Lampedusa con i suoi 33 migranti, mentre la Humanity 1 continua a costeggiare la Sicilia orientale e la Geo Barents si trova a una distanza uguale tra Malta e Lampedusa.

L'evidenza è che i porti tunisini sono quelli solitamente più vicini a quelli in cui operano le Ong che, invece, preferiscono portare i loro migranti in Italia, quindi in Europa, superando la logica del porto sicuro.

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