Politica internazionale

Europarlamento sotto attacco hacker: "Opera di gruppi vicini al Cremlino"

I sistemi informatici del parlamento di Strasburgo sono andati ko per diverse ore, l'azione è stata rivendicata dal gruppo hacker Killnet

Europarlamento sotto attacco hacker: "Opera di gruppi vicini al Cremlino"

Da alcune ore il parlamento europeo è sotto attacco da parte di alcuni gruppi hacker. Secondo il presidente dell'europarlamento, Roberta Metsola, dietro agli attacchi ci sarebbe il Cremlino. In particolare, l'attacco informatico sarebbe partito da gruppi vicini ai vertici russi in reazione a un voto delle scorse ore con cui Strasburgo ha riconosciuto la Russia come “stato terrorista”.

La denuncia di Roberta Metsola

Nel primo pomeriggio i sistemi informatici del parlamento europeo hanno iniziato ad accusare numerosi problemi. Poco dopo sono andati definitivamente in tilt. A distanza di ore dalle prime avvisaglie, lo stesso sito istituzionale dell'europarlamento è risultato irraggiungibile.

Un down che secondo Roberta Metsola è stato causato da un importante attacco informatico. La denuncia è stata espressa dal presidente dell'europarlamento direttamente dalla propria pagina Twitter. “Il parlamento europeo è oggetto di un sofisticato attacco informatico”, si legge nel post lanciato da Metsola.

Non ci sarebbero dubbi, sempre secondo il massimo rappresentante dell'assise di Strasburgo, sulla matrice dell'attacco. “Un gruppo pro Cremlino ne ha rivendicato la responsabilità – ha infatti informato Metsola sempre su Twitter – I nostri esperti informatici stanno reagendo e proteggendo i nostri sistemi. Questo dopo che abbiamo proclamato la Russia come Stato sponsor del terrorismo. La mia risposta: Slava Ucraini”.

Il riferimento del presidente del parlamento è alla votazione delle scorse ore, passata con 494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astenuti, con la quale gli eurodeputati hanno dato il via libera a una mozione in cui la federazione russa è riconosciuta quale “stato terrorista”. Sarebbe quindi questo il movente che ha messo in azione gli hacker vicini al Cremlino.

La rivendicazione da parte del gruppo Killnet

Roberta Metsola ha parlato di un'esplicita rivendicazione dell'attacco da parte di un gruppo hacker. Il gruppo in questione è quello denominato Killnet, già coinvolto in simili azioni in passato. Così come sottolineato su Twitter da BetterCyber, azienda statunitense che si occupa del monitoraggio internazionale della sicurezza informatica, i membri di Killnet hanno rivendicato su Telegram la paternità dell'attacco hacker contro l'europarlamento.

Nella loro rivendicazione, i membri del gruppo hanno fatto esplicito riferimento alla votazione odierna da parte dei deputati di Strasburgo. Questi ultimi sono stati definiti come “sponsor dell'omosessualità”. Nell'ultimo messaggio pubblicato da Killnet su Telegram, si è anche esultato per essere riusciti a mantenere “addormentato” per più di quattro ore il sito del parlamento europeo e il suo sistema informatico.

L'episodio delle ultime ore ha quindi riproposto con evidenza il tema della cyber sicurezza.

Con la guerra in corso in Ucraina e con le crescenti tensioni politiche, molti gruppi hacker negli ultimi mesi hanno provato a scalfire la sicurezza dei sistemi informatici di numerosi enti.

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