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Di Maio per il piano Trump: l'Onu vuole l'ex grillino coordinatore in Medio Oriente

L’attuale inviato Ue nel Golfo in pole per un ruolo chiave alle Nazioni Unite con il via libera anche del governo italiano

Di Maio per il piano Trump: l'Onu vuole l'ex grillino coordinatore in Medio Oriente
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Nuovo incarico per Luigi Di Maio? L’ex grillino, attuale rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo Persico, potrebbe presto assumere un nuovo incarico di rilievo in ambito internazionale. Secondo quanto riportato dal Foglio, l’ex ministro italiano è tra i candidati principali per la posizione di Coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente (Unsco).

L’incarico, che ha sede a Gerusalemme, prevede anche la nomina a vicesegretario generale dell’Onu. Il Coordinatore speciale ha il compito di coordinare le diverse strutture delle Nazioni Unite impegnate sui dossier relativi a Israele e ai territori palestinesi, oltre a supportare l’attuazione del Piano Trump. Le Nazioni Unite avrebbero contattato Di Maio alcune settimane fa e i soggetti coinvolti nella procedura avrebbero già espresso parere favorevole, incluso il governo italiano. L’iter formale per la nomina risulta tuttora in corso.

Come evidenziato in precedenza, Di Maio attualmente riveste il ruolo di Rappresentante speciale dell’Ue per i Paesi del Golfo. A febbraio di quest’anno, i 27 Stati membri dell’Unione europea hanno deciso di prorogarne il mandato per ulteriori due anni. La nomina a rappresentante speciale per il Golfo era arrivata il 15 maggio 2023, su decisione dell’allora Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell. Secondo l’Alto rappresentante Kaja Kallas, durante il suo mandato Di Maio “ha contribuito notevolmente a far progredire la cooperazione tra l’Ue e il Consiglio di Cooperazione del Golfo e ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo della cooperazione regionale e bilaterale con i Paesi del Golfo nel campo delle consultazioni politiche, dialogo sulla sicurezza, commercio e investimenti, energia verde e relazioni interpersonali”.

L’eventuale passaggio alle Nazioni Unite rappresenterebbe un ulteriore sviluppo del percorso

internazionale dell’ex ministro degli Esteri, protagonista della politica italiana fino alla sua uscita dal Movimento 5 Stelle nel 2022. Insomma, l'ex pentastellato potrebbe aver fatto breccia nel cuore della comunità internazionale.

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