Politica internazionale

"Ultradestra parla e non risolve". La Francia rincara la dose: ancora insulti all'Italia dal ministro Beaune

Clément Beaune, ministro francese dei Trasporti, dà "ragione sul piano politico" al collega dell'Interno: "L'estrema destra in Italia fa molte promesse ma risolve poco i problemi"

"Ultradestra parla e non risolve". La Francia rincara la dose: ancora insulti all'Italia dal ministro Beaune

Altro che passo indietro: evidentemente la Francia non ha alcuna intenzione di chiedere scusa all'Italia in seguito all'attacco sferrato dal ministro degli Interni Gerald Darmanin, secondo cui Giorgia Meloni "non è in grado di risolvere i problemi migratori". Sarebbe necessario chiedere perdono per la sferzata all'esecutivo del nostro Paese, che invece è finito nel mirino di una nuova bordata da parte di un altro esponente politico di Parigi.

Il nuovo attacco all'Italia

Stando a quanto riportato dall'Ansa, l'ennesimo schiaffo nei confronti dell'Italia questa volta è arrivato da Clément Beaune: il ministro francese dei Trasporti, che rappresenta l'ala più a sinistra della maggioranza centrista di Emmanuel Macron, ha dato "ragione sul piano politico" al collega dell'Interno che ieri ha pungolato il nostro governo. "L'estrema destra in Italia, come altrove, fa molte promesse ma risolve poco i problemi", ha dichiarato Beaune parlando ai microfoni di Radio Europe 1.

E pensare che questa mattina Antonio Tajani, nel sottolineare che l'Italia pretende rispetto, ha chiesto alla Francia di riconoscere lo smacco e di porgere le proprie scuse per quanto accaduto nella giornata di ieri. Tra l'altro il ministro degli Esteri ha anche deciso di annullare la visita in programma a Parigi: il vertice era preparato da tempo e si sarebbe dovuto concludere con una conferenza stampa congiunta con l'omologa francese Catherine Colonna.

L'imbarazzo di Parigi

In mattinata la Francia ha provato ad abbassare i toni, forse dopo aver preso atto dell'errore commesso. Olivier Veran, portavoce del governo francese, ha invitato a non trasformare il caso in una "polemica politica" e ha assicurato che dal ministro dell'Interno "non c'era alcuna volontà di ostracizzare in alcun modo l'Italia".

I segnali arrivati dai francesi mettono in evidenza le loro difficoltà del momento. Comunque Tajani ha considerato non sufficiente e troppo tiepido il comunicato di riparazione di ieri: "Si capisce il disappunto del governo francese ma le offese sono state talmente forti che meritavano una risposta. Darmanin ha fatto male tutto con quell'intervento, perché privo di senso e non rispondeva alla verità".

Non può passare inosservato un certo imbarazzo da Parigi. Tajani è stato contattato telefonicamente da Catherine Colonna "per dirmi che era dispiaciuta, è stata molto cordiale". Invece a distanza di poche ore il tentativo di gettare acqua sul fuoco è stato messo da parte. Ora la scena se l'è ripresa una nuova offensiva sul conto della politica del nostro Paese.

Altro che piccola sfumatura o lieve inciampo: la Francia ha messo nel mirino l'Italia.

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