Politica internazionale

Le pressioni di Bill Gates per produrre più vaccini e quel ruolo nell'Oms

Il magnate è tornato a parlare del Covid e del rischio di nuove pandemie sul New York Times. Ecco il piano dell'ex capo di Microsoft

Le pressioni di Bill Gates per produrre più vaccini e quel ruolo nell'Oms

Nei prossimi giorni l'Oms potrebbe dichiarare ufficialmente la fine della pandemia da Sars-Cov2. I vari enti sanitari internazionali hanno già declassato come influenza comune la diffusione dell'agente patogeno che, a partire dal 2020, ha tenuto sotto scacco le economie più avanzate. Per Bill Gates, fondatore di Microsoft e noto per i suoi impegni a favore della diffusione dei vaccini, non è però il momento di abbassare la guardia. E anzi, il magnate invoca sistemi di controllo internazionali per la prevenzione delle prossime pandemie. Con riguardo soprattutto all'implementazione proprio dei vaccini.

Le parole di Bill Gates sul New York Times

Gates non è nuovo a frasi relative non solo all'ultima pandemia, ma anche a quelle passate. Nel 2015 ha pronosticato l'insorgere di virus in grado di mettere in difficoltà i sistemi sanitari dei Paesi più avanzati. Intervistato dal New York Times, il magnate ha parlato dell'importanza di agire sulla prevenzione.

"Immaginate che ci sia un piccolo incendio nella vostra cucina - ha dichiarato nell'intervista - L'allarme antincendio scatta, avvertendo tutti i vicini del pericolo. Qualcuno chiama il 911, cercate di spegnere il fuoco da soli, magari con un estintore sotto il lavello. Se non funziona, sapete come evacuare in sicurezza. Quando arrivate fuori, un'autopompa sta già arrivando. I pompieri usano l'idrante di fronte a casa vostra per spegnere le fiamme prima che le abitazioni dei vostri vicini prendano fuoco".

Un esempio usato proprio per paragonare future pandemie a futuri incendi in grado di colpire nuovamente l'intero pianeta. "Ecco - ha proseguito Bill Gates - dobbiamo prepararci a combattere le epidemie proprio come facciamo con gli incendi. Se un rogo viene lasciato divampare senza controllo, rappresenta una minaccia non solo per una casa, ma per un'intera comunità. Lo stesso vale per le malattie infettive, ma su scala molto più ampia".

Prevenzione è quindi la parola d'ordine. Secondo il fondatore della Microsoft, il Covid ha contribuito a far bruciare almeno mille miliardi di Dollari in tre anni e in futuro una nuova pandemia potrebbe costare ancora più caro. La ricetta propagandata da Gates, si articolerebbe in due punti fondamentali. In primo luogo, occorrerebbe"un sistema ben finanziato che sia pronto a scattare appena emerge il pericolo". Per realizzarlo, i volontari non bastano. Servirebbe, sempre secondo il magnate, andare oltre fino alla creazione di un "corpo di professionisti in ogni Paese per controllare i focolai ovunque si manifestino".

Poi, in secondo luogo, Bill Gates ha parlato dell'importanza dei vaccini. "Preferirei spendere miliardi per i vaccini - ha detto - piuttosto che per viaggiare su Marte". Chiara in questo passaggio una stoccata lanciata agli altri "paperoni", in primis Elon Musk e Jeff Bezos. Sui vaccini, il magnate si è lungamente speso sia durante il Covid che negli anni precedenti.

Nell'intervista, spazio anche ad alcune dichiarazioni in cui Gates risponde alle accuse di complotto nei suoi confronti. "Le persone cercano un capro espiatorio per l'emergenza Covid - ha dichiarato - ma i complotti sono una spiegazione troppo semplicistica. La malevolenza è molto più facile da capire della biologia".

Il ruolo del fondatore Microsoft nell'Oms

Bill Gates nell'intervista ha anche difeso il ruolo dell'Oms, considerato essenziale anche in chiave futura. Anche se, come riferito al New York Times, l'ente dovrebbe essere affiancato da squadre di professionisti in grado di rilevare in anticipo focolai infettivi e monitorare costantemente la situazione.

Le parole del fondatore di Microsoft hanno un valore anche di natura politica. Noto per le sue campagne a favore dei vaccini, Bill Gates ha però parlato non solo in quanto personaggio pubblico ma anche in quanto attore di primo piano all'interno dell'Oms. La sua fondazione, la Bill&Melinda Gates Foundation, rappresenta l'ente privato più importante nella voce di bilancio dell'organizzazione mondiale della sanità. Da sola, contribuisce a quasi il 10% dell'intero budget dell'Oms. Pochi punti percentuali in meno rispetto ai fondi stanziati dal governo degli Stati Uniti, i quali ammontano al 15% del bilancio.

Proprio il peso di Gates nell'organizzazione rappresenta ad oggi uno dei temi più discussi. L'Oms è finanziata solo per il 15% dalle quote spettanti a ogni singolo Stato. Considerando anche le donazioni dei vari governi, solo poco più della metà dei soldi necessari a mantenere in vita l'ente arriva dai governi membri. L'Oms deve quindi attingere sempre di più dagli attori privati.

Il rischio, paventato da diversi analisti, è che il crescente peso dei privati, e della fondazione del magnate della Microsoft in particolare, possa dirottare l'Oms verso scelte più vicine agli interessi dei singoli donatori.

Allontanandosi in tal modo dagli interessi pubblici e dalle direttive degli Stati membri.

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