
«L'Italia nel mondo». È questo il titolo dell'incontro al Caffè della Versiliana che ha visto per protagonista il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, intervistato da Antonio Preziosi, direttore del Tg2. Una chiacchierata a tutto campo che ha toccato i principali temi dell'agenda politica. Dal sì definitivo al Ponte sullo Stretto, «un'opera straordinaria che realizza un sogno di Berlusconi» al rischio di una guerra nucleare: «Non conviene a nessuno, tra Mosca e Washington una fase di messaggi politici». Quindi la sua linea ministeriale in continuità con la tradizione diplomatica italiana: «Far prevalere il dialogo». Ma nel processo di pace tra Russia e Stati Uniti «ci vorrà ancora molto tempo» e soprattutto per mettere in difficoltà Putin l'unico strumento possibile «è colpire la sua economia». Da un fronte di guerra all'altro: il Medio Oriente.
Il ministro Tajani si dice «contrario all'occupazione di Gaza, stanno facendo delle cose inaccettabili, ma non è un genocidio» e ribadisce anche che al momento non ci sono le condizioni per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Elogia Papa Leone XIV come «un grande leader religioso» e difende il risultato del governo europeo sui dazi: «Il migliore che si poteva raggiungere».