Politica internazionale

Per attaccare la Meloni ora l'Economist tira in ballo anche il compagno

Secondo un canovaccio ormai noto, anche il quotidiano britannico Economist spinge sul cambiamento climatico e per attaccare Giorgia Meloni tira in ballo Andrea Giambruno come leva per tentare di erodere il governo e indebolirne la credibilità

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Ora l'Economist per attaccare la Meloni tira in ballo anche il compagno

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Il governo italiano è sotto la lente di ingrandimento dell'Europa fin da quando è salita a Palazzo Chigi Giorgia Meloni. Il primo governo guidato da un leader di destra dell'epoca repubblicana in Italia desta molta curiosità negli osservatori internazionali, che al netto della propaganda della sinistra più radicale si stanno rendendo conto delle potenzialità dell'esecutivo Meloni. La paura iniziale, alimentata soprattutto dalla campagna elettorale del Partito democratico, si sta sciogliendo ma non mancano comunque ancora piccoli colpi bassi contro cui comunque il premier sembra essere adeguatamente corazzato.

L'ultimo arriva dall'Economist, il settimanale britannico incentrato pressoché esclusivamente sui temi economici e politici. Nell'ultimo numero, la rivista mette l'accento sulla settimana di clima estremo vissuta dall'Italia a fine luglio, quando il nord del Paese è stato sconvolto da trombe d'aria e pioggia torrenziale mentre il sud viveva quotidianamente temperature oltre i 40 gradi e veniva devastato dagli incendi. "La torrida estate italiana scotta Giorgia Meloni", titola l'Economist, che ovviamente non si sofferma sull'aspetto climatico della questione ma va a fondo con un'analisi politica del tema.

"Il cambiamento climatico spacca la destra", è il commento riassuntivo dell'articolo del settimanale anglosassone. Nella sua analisi, come avviene anche in Italia, Andrea Giambruno viene utilizzato come leva per tentare di erodere il governo e indebolirne la credibilità. Sono state messe nel mirino alcune dichiarazioni fatte dal giornalista nel corso del suo programma quotidiano su Rete 4, scettico sull'eccessivo allarmismo climatico che viene spinto da elementi vicini alla sinistra radicale: "Ciò che colpisce è che a diffonderle sia stato un giornalista che è il compagno del primo ministro, Giorgia Meloni, e il padre della loro bambina". Il settimane, quindi, si chiede "se Meloni condivida l'atteggiamento del suo partner. In un videomessaggio della settimana successiva, ha riconosciuto che le emergenze legate al clima saranno sempre più frequenti, evitando però di dire perché".

È il solito canovaccio che vuole il leader del governo obbligato a dire ciò che le opposizioni vogliono sentire per non correre il rischio di essere attaccato e tacciato di qualche negazionismo. Meloni, come sottolinea lo stesso Economist, ha comunque "convenuto che l'Italia deve adeguare le sue politiche ambientali ed energetiche", dando tuttavia priorità alla "salvaguardia del territorio" con l'istituzione di un più moderno piano idrogeologico.

Ma secondo l'Economis, dentro la maggioranza ci sarebbero divisioni sul tema: l'Economist ricorda ifatti le posizioni del capogruppo di Fdi al Senato Lucio Malan che, secondo il settimanale, "ha messo in dubbio l'esistenza del riscaldamento globale" mentre il governatore del Veneto, Luca Zaia, avrebbe detto che queste dichiarazioni "rischiano solo di generare alibi".

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