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Milton Friedman Award a González Urrutia: "È la voce del Venezuela che si rialza"

Edmundo González Urrutia, presidente eletto della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha ricevuto oggi a Roma il Premio Internazionale Milton Friedman 2025

Milton Friedman Award a González Urrutia: "È la voce del Venezuela che si rialza"

Edmundo González Urrutia, Presidente eletto della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha ricevuto oggi a Roma il Premio Internazionale Milton Friedman 2025. “Dopo anni di oscurità, il 28 luglio 2024 è arrivata una svolta storica. Una svolta che ha mostrato al mondo che la dignità umana può essere calpestata, ma non cancellata; che la libertà può essere soffocata, ma non uccisa. Edmundo González Urrutia ha incarnato questo momento. La sua elezione a Presidente della Repubblica del Venezuela è stata un atto di coraggio civile e di volontà popolare”, ha detto Alessandro Bertoldi, direttore Esecutivo Milton Friedman Institute, nel corso della cerimonia di conferimento del prestigioso riconoscimento si è tenuta presso l’Auditorium dell’Ara Pacis.

“Il suo successo non è solo un risultato politico, ma la prova che la libertà rimane, sempre, la più potente forza di rigenerazione morale, civile ed economica. La sua leadership — prudente, ferma, civile — ha restituito al Venezuela un’immagine di serietà e speranza”, ha aggiunto Bertoldi, convinto che, grazie alla pressione dell’amministrazione Trump, la fine del regime di Maduro sia vicina. “Presidente González, lei rappresenta la rinascita del Venezuela. Lei è la voce di un popolo che ha scelto di rialzarsi. E noi, l’Istituto Friedman e l’Italia, saremo al suo fianco nella ricostruzione”, ha promesso Bertoldi assicurando: “Non dimenticheremo mai che il sangue versato per questa libertà è anche quello dei figli di tanti italiani che in Venezuela avevano trovato la loro casa”.

Anche Maria Corina Machado è intervenuta con un videomessaggio precisando che questo riconoscimento non è solo per González Urrutia, “ma per tutti i venezuelani che, con coraggio civico e convinzione morale, hanno affrontato una delle tirannie più perverse e distruttive del continente” proprio come per lei il Premio Nobel per la Pace è un riconoscimento “assegnato al popolo venezuelano riconoscendo la sua lotta pacifica per la libertà politica”. Corina Machado non ha dubbi: “Senza proprietà privata, lo stato di diritto, mercati aperti e opportunità reali, la libertà politica diventa fragile e vulnerabile”. Oggi, però, dopo anni di dittatura, “Siamo alle porte della libertà e della transizione verso la democrazia”, ha aggiunto l’oppositrice di Maduro, sempre più impegnata affinché “questo processo sia accompagnato da una liberazione economica immediata e profonda, perché il Venezuela non ricada mai più in un progetto totalitario”.

Corina Machado ha indicato chiaramente ciò che serve per restituire ricchezza al suo popolo: “Eliminazione totale del controllo statale che soffoca la produzione e promozione delle privatizzazioni per recuperare la qualità e la competitività di beni e servizi. Piena protezione della proprietà privata. Apertura totale del Venezuela al commercio globale e agli investimenti internazionali. E, naturalmente, la rottura definitiva dei legami economici con regimi autoritari e corrotti”. Insomma, una piattaforma chiaramente liberale e liberista sulle orme degli insegnamenti di Milton Friedman e Ludwing von Mises che per Machado rappresentano “bussola intellettuale”.

Un altro “faro” per i liberisti è il presidente dell’Argentina Javier Milei che, con un messaggio, ha voluto esprimere le sue congratulazioni al presidente eletto del Venezuela: “Il suo instancabile impegno – ha detto - per le idee della libertà, dei valori democratici e del progresso economico per il suo Paese e per la nostra regione rappresenta un esempio di integrità, coerenza e dedizione”. E ancora: “Questo premio, stimato Edmundo, riconosce la tua lotta silenziosa e coraggiosa per la pace nella tua nazione, e si aggiunge a quella di tanti altri venezuelani come María Corina Machado – recentemente insignita del Premio Nobel per la Pace – che mostrano un impegno incrollabile con la libertà e con la democrazia istituzionale di fronte all’oppressione della tirannia socialista di Nicolás Maduro”. Milei si dice convinto che “guidata dalla determinazione del suo popolo, il Venezuela tornerà a essere libero, prospero e vigoroso” e confida che “sotto i principi che Milton Friedman ha difeso con tanta chiarezza, tanto l’Argentina quanto il Venezuela torneranno a occupare un ruolo centrale nella costruzione di un Sudamerica libero”.

Il presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, invece, ha inviato una lettera in cui ha ricordato che González Urrutia era già stato insignito a Bruxelles con il Premio Sacharov. Quest’ulteriore riconoscimento, secondo Metsola “sottolinea l’importanza della libertà, della democrazia e dello Stato di diritto in un momento in cui questi principi fondamentali sono messi alla prova in molte parti del mondo”. Il Presidente dell’Europarlamento ha, infine, assicurato: “Continueremo a sostenere chi lotta per i diritti umani e per la dignità umana, ovunque”.

Edmundo Gonzalez Urrutia, una volta ricevuto il premio, ha parlato della sua vittoria elettorale affermando che "è costata grandi sacrifici e per la quale migliaia di persone sono state ingiustamente incarcerate e atrocemente torturate". Il presidente eletto, però, non ha dubbi: "Al regime di Maduro non resta che la repressione, perché la verità non può più essere nascosta, poiché il mandato sovrano del popolo del Venezuela a favore di un cambiamento profondo è già stato espresso. Come e quando avverrà questa transizione verso la democrazia è qualcosa che nessuno può assicurare, ma ciò che è certo è che avverrà, perché è il desiderio della grande maggioranza dei venezuelani". Secondo Edmundo Gonzalez Urrutia "la nuova Venezuela" sarà "interamente fondata sul valore essenziale della libertà, con la partecipazione e il lavoro libero della democrazia". Nella sua conclusione, ha assicurato: "Le idee che difendiamo non sono frutto dell’astrazione: sono idee che funzionano, che hanno sempre funzionato, perché sono quelle che meglio si adattano alla nostra natura e alle nostre inclinazioni come esseri umani.

Ed è per questo che sappiamo che prevarremo. Presto, molto presto, il Venezuela tornerà a essere una società aperta e propria, fondata su una condizione rafforzata e su un profondo e autentico amore per la libertà".

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