Chi festeggia chi ha poco da festeggiare e molto da ricordare, ha preso il via la lunga estate calda della politica fatta in piazza.
La Genova che contestò il G8 tornerà ad animarsi «Per non dimentiCarlo», con le manifestazioni che ormai ogni anno dal 2001 segnano i giorni immediatamente precedenti e successivi al 20 luglio, quando negli scontri di piazza Alimonda perse la vita il giovane Giuliani. Conferenze, mostre, concerti e cortei prendono il via il 19 luglio per concludersi il 23. Una cinque giorni che si aprirà con il dibattito «Che resistenza», protagonista limmancabile don Andrea Gallo, e poi partigiani, storici, sindacalisti, tutti coordinati da Paolo Serventi Longhi segretario della Federazione nazionale della stampa. Due i momenti clou: gli incontri in piazza Alimonda nel pomeriggio e il concerto la sera del 20 luglio. E poi la cena del comitato verità e giustizia e la fiaccolata alla scuola Diaz la sera del 21. A descrivere levento bastano i titoli delle «cinque giornate» dei no global: «Che resistenza», «Per non dimentiCarlo», «Costituzione/Costituzioni», «Lotte per i diritti», «repressione, stragi, autoritarismo». Cè poi la mostra Ri-Costituente: dalla Liberazione alla rivolta di genova allMsi del 30 giugno 1960, dalla genova del luglio 2001 alla difesa della pace.
Tutto diverso, dalle trofie al pesto di Prà alle danze sulla musica di «Pino Evergreen», il repertorio di Rifondazione comunista e della Lega Nord. La festa della falce e martello si aprirà il 7 luglio e si concluderà il 18, un giorno prima lavvio degli eventi organizzati dal Comitato piazza carlo Giuliani. Sulla fascia di Rispetto di Prà si alterneranno Claudio Burlando il presidente della Regione e Giovanni Novi il presidente dellAutorità portuale a parlare di città-porto, il Social Forum che chiederà «più palanche per la pace e meno per le spese militari», ambientalisti e amministratori sul «Rifiuto dei rifiuti». Il tutto fra orchestre e bruschette naturalmente allurlo di: «Riusciranno i nostri compagnucci a mandare a casa Berlusconi e la sua band? Diamoci da fare, dateci una mano» e chissà se aiuteranno la friggitoria e la lotteria.
Dalla «Festa con Liberazione» alla «Festa della Libertà», è tutta politica ma tutta a destra la manifestazione della Lega Nord, che si è aperta ieri e si chiuderà il 10 a Serra Riccò. Oggi apre la serata il saluto di Bruno Ravera, padre fondatore della Lega Nord Liguria. Domani tocca al convegno sulla caccia con il segretario regionale Francesco Bruzzone e il comizio del sottosegretario allInterno Maurizio Balocchi.
La politica ora fa festa
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