La politica pensa al flop: più firme e via il quorum Maroni: "Farò proposta"

Tutto il mondo politico riflette sul fallimento del referendum. La Russa: "Triplicare il numero delle firme necessarie". D'Alema: "Abolire il quorum. Maroni: "Faro' una proposta per cambiare l'istituto"

La politica pensa al flop: 
più firme e via il quorum 
Maroni: "Farò proposta"

Roma - Il mancato raggiungimento del quorum "era scontato" vista la data e visto che "nessuno ha fatto campagna per il sì". Lo ha detto a Repubblica Tv il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che propone di abbassare il quorum necessario per rendere valido un referendum. La Russa invita a "prendere atto che da una parte vengono richieste troppe poche firme per indire un referendum, e dall’altro che pretendere il raggiungimento del 50% degli aventi diritto quando è invalso l’uso di spingere per l’ astensione, porta al fallimento di ogni iniziativa referendaria".

La Russa: "In 15 anni falliti tutti i referendum" Il ministro sottolinea che negli ultimi 15 anni "tutti i referendum sono falliti", ma che al contrario "i grandi referendum non sono finiti nel nulla, come il divorzio, l’aborto o la preferenza unica". La proposta di La Russa "è di triplicare le firme necessarie per promuovere il referendum e di abbassare il quorum, non dico abrogarlo. Alle amministrative - sottolinea - vota il 70% dei cittadini, quindi il quorum potrebbe essere fissato al 35. Oppure si potrebbe dire che conta la metà delle persone che hanno votato alle ultime elezioni politiche. Ma se si lascia tutto così come è rende veritiero chi dice che sono soldi buttati".

Maroni: "Proporrò modifica all'articolo 75"
Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha annunciando che proporrà una modifica sulla legge che regola i referendum, "per evitare che uno strumento importante di democrazia diretta diventi inutile". Il referendum, ha spiegato il ministro, "deve tornare ad essere un modo con cui i cittadini si esprimono nella democrazia rappresentativa. Occorre anche -. ha aggiunto - sensibilizzare i promotori, perchè il costo di queste consultazioni rimane a carico del contribuente". Il ministro ha poi precisato che ai ballottaggi per le provinciali ha votato il 46% e a quelli delle comunali il 61,2% e quindi, ha sottolineato, "si tratta proprio di disaffezione verso lo strumento del referendum".

D'Alema: "Eliminare il quorum" Alzare la soglia delle firme necessarie per proporre il referendum ed eliminare il quorum: è questa la direzione da seguire secondo Massimo D’Alema, che così replica a chi gli chiede se l’esito del referendum sulla legge elettorale porti con sè la necessità di rivedere l’istituto referendario. Per l’esponente del Pd occorrerebbe infatti fare in modo che "il numero delle firme sia più alto in modo da rendere agibile il referendum solo in circostanze straordinarie", così come sarebbe necessario "eliminare il quorum, che è uno strumento per annullare il voto popolare".

Verdini: "Istituto da modificare" L’istituto referendario "va modificato visti gli esiti degli ultimi referendum. In questo caso, poi, si trattava di quesiti abrogativi che toglievano dei cavilli, cosa ancora più difficili da spiegare ai cittadini".

Lo afferma Denis Verdini, coordinatore del Pdl, commentando nella sede del partito il mancato quorum per il referendum elettorale. Per l’esponente del Pdl, c’è stato "poco interesse da parte dei cittadini per un referendum di questo tipo".

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