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Dopo 3 giorni di agonia è morta Anna Lisa. Bruciata dal compagno

La donna cosparsa di benzina e data alle fiamme. Lascia 5 figli, è l'81esima vittima dall'inizio dell'anno

Dopo 3 giorni di agonia è morta Anna Lisa. Bruciata dal compagno
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Tre giorni di agonia. È morta ieri mattina Anna Lisa Fontana, 48 anni, cosparsa di benzina e data alle fiamme a Pantelleria, nel Trapanese, dal compagno, Onofrio Bronzolino, 52 anni, palermitano. L'uomo, anche lui ricoverato per ustioni gravi al volto e agli occhi, è accusato di omicidio volontario premeditato e aggravato. L'ennesimo femminicidio scaturito al culmine di una lite delle tante nella coppia.

Separato, manovale con precedenti penali lui, addetta alle pulizie in un albergo dell'isola lei. I due vivevano assieme al più piccolo dei 5 figli che la donna aveva avuto da un precedente matrimonio. Gli altri quattro, fortunatamente, abitano altrove e non erano presenti al dramma. «Litigavano spesso, mai in quel modo» raccontano i vicini di via Maggiuluvedi. Venerdì notte le urla strazianti svegliano l'intero caseggiato che si riversa in strada. La scena che si presenta davanti è raccapricciante. Anna Lisa grida e si dimena, divorata dalle fiamme. Lui, nonostante la vampata di ritorno che gli avvolge la faccia, è in fuga verso la sua auto parcheggiata. Farà poca strada. Allertato il 112 dai primi soccorritori, assieme ai vigili del fuoco e a un'ambulanza del 118 arriva anche la radiomobile dei carabinieri che si mette alla ricerca dell'omicida. I militari lo trovano ancora alla guida, non lontano da casa. Le fiamme gli hanno provocato gravi ferite e anche lui viene ricoverato in ospedale dov'è piantonato da giorni.

La donna presenta ustioni su almeno il 90% del corpo e viene trasferita d'urgenza al reparto Grandi Ustionati del Civico di Palermo. «La paziente non ce l'ha fatta - spiegano i medici della Terapia Intensiva del capoluogo -, fin dal primo momento le sue condizioni erano disperate». L'assassino, invece, rischia di perdere la vista a causa della fiammata di ritorno che gli ha avvolto la testa provocandogli bruciature su tutto il volto, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Dagli accertamenti della scientifica dell'Arma è benzina il liquido infiammabile contenuto nella tanica e gettato sulla poveretta. Secondo una prima ricostruzione i due avrebbero cominciato a discutere in un noto bar al centro del paese. Lite proseguita nella loro abitazione fino a quando l'uomo, furibondo, se ne va. Arriva in un magazzino edile per uscirne subito dopo con la latta di benzina. E quando torna a casa la getta addosso alla compagna dandole fuoco con un accendino. Insomma, per il pm della Procura di Marsala nessun dubbio: l'omicidio è premeditato. «Pantelleria è sconvolta - commenta il sindaco Fabrizio D'Antona -, non si ricordano fatti così gravi avvenuti nella storia della nostra isola».

Anna Lisa Fontana è l'80esima vittima di femminicidio in Italia dall'inizio dell'anno. Purtroppo non è l'ultima. Sempre ieri in provincia di Treviso una donna, Manuela Bittante, 77 anni, è morta dopo essere stata accoltellata, domenica, dal marito.

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