Abusi sui minori, Starmer cede. Nel mirino una banda di pakistani

L'inchiesta archiviata per "non apparire razzisti"

Abusi sui minori, Starmer cede. Nel mirino una banda di pakistani
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C'erano dentro tutti. Politici locali, servizi sociali, polizia. L'evidenza era sotto gli occhi eppure per quasi vent'anni, le autorità britanniche preposte al controllo e alla protezione dei minori più fragili hanno lasciato che migliaia di bambine venissero sottoposte a continue violenze da parte di gang organizzate di uomini pakistani, spesso appartenenti alla medesima famiglia. Ieri, nell'annunciare in Parlamento l'avvio di una nuova inchiesta sugli abusi perpetrati sui minori in alcune città dell'Inghilterra e del Galles, tra la fine degli Anni Novanta e l'inizio del 2000, il governo ha illustrato i dettagli emersi dall'ultimo rapporto sulla vicenda, affidato qualche mese fa alla baronessa Louise Casey che per la prima volta ha effettuato delle audizioni collegate al gruppo etnico nell'ambito del quale erano avvenuti i crimini. Un lavoro che non era mai stato fatto prima, neppure nel corso della già scioccante indagine precedente a opera di Alexis Jay. «I risultati del rapporto sono impressionanti - ha spiegato ieri il ministro degli Interni Yvette Cooper che ha sottolineato il fallimento di tutte le autorità coinvolte nei casi - lo sfruttamento sessuale di bambine e giovani ragazze è uno dei crimini più riprovevoli e i dati ci rivelano il fallimento delle autorità nel trattare i bambini come bambini, nel proteggere minori e adolescenti dallo sfruttamento sessuale e gravi violenze, consentendo che venissero inferte loro cicatrici che dureranno per tutta la loro vita». Casey ha analizzato più di 800 casi che erano stati archiviati dalla polizia senza che venisse preso alcun provvedimento, ma la cifra potrebbe superare il migliaio nei prossimi mesi, una volta avviata l'indagine legale. L'origine etnica delle bande di criminali era stata nascosta e tuttora non è registrata per i due terzi dei perpetratori. «Simili violenze sono orrende per qualunque le abbia commesse, ma qui c'erano molte condanne di gruppi di uomini di etnia asiatica che avrebbero meritato un esame più dettagliato - ha proseguito Cooper - invece tutto è stato offuscato». Il rapporto raccomanda tra le altre cose un forte inasprimento della legge per proteggere i minori e supportare le vittime di abusi, oltre all'avvio di un'operazione di polizia sull'intero territorio nazionale e l'inchiesta legale che Starmer ha accettato questa volta di lanciare, dopo mesi di pressioni da parte delle forze di opposizione. I reati sono avvenuti a Birmingham, Oldham, in Oxfordshire, Rochdale, Rotterdam e Telford, ma il governo quest'anno ha stanziato ulteriori fondi per avviare nuove indagini in altre quattro aree del Paese che non sono state ancora rese pubbliche. Il rapporto ha scoperto che alcuni dei criminali erano dei richiedenti asilo, che non verrà mai accordato, come specificato sempre da Cooper. Intanto ieri il premier Starmer - che già nel 2013, quando era a capo della Procura, aveva cambiato le linee guida per rendere più facilmente perseguibili proprio le gang accusate di sfruttamento sessuale - ha accusato i Tories di aver colto quest'occasione per saltare sul carrozzone dell'estrema destra. «I conservatori hanno governato per anni e non hanno fatto nulla a livello nazionale».

«Non credo alle mie orecchie nell'ascoltare le dichiarazioni del ministro agli Interni - ha detto invece ieri la loro leader Kemi Badenoch - tutti noi sappiamo che questa decisione è l'ennesima marcia indietro dell'esecutivo dopo mesi delle nostre richieste».

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