
Pronte a partire le opere accessorie per il Ponte sullo Stretto di Messina, la grande infrastruttura su cui il governo scommette forte. Ieri, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini (nella foto), è stato firmato l'accordo di programma che definisce ruoli e tempi degli interventi che accompagneranno la realizzazione del famigerato ponte destinato a unire la Sicilia alla Calabria.
I cantieri previsti riguardano, tra le altre cose, il rifacimento del lungomare di Villa San Giovanni, la realizzazione di tre nuove fermate ferroviarie a uso metropolitano a servizio della nuova infrastruttura, l'ammodernamento delle linee ferroviarie, con il completamento dell'alta velocità Salerno-Reggio Calabria, e i collegamenti con la linea tradizionale Battipaglia-Reggio Calabria. In programma anche alcune opere autostradali necessarie a garantire la funzionalità del cantiere.
Il via libera all'accordo rappresenta un tassello importante verso l'avvio del progetto vero e proprio. E lo dimostra anche il peso degli attori presenti alla firma: oltre a Salvini, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessandro Morelli, i presidenti di Sicilia e Calabria Renato Schifani e Roberto Occhiuto, l'ad di Rete Ferroviaria Italiana Aldo Isi, quello di Anas Claudio Gemme e l'ad della società Stretto di Messina Pietro Ciucci. "L'accordo spiega proprio Ciucci è un ulteriore passo avanti nell'iter realizzativo dell'opera, in vista dell'approvazione del Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ndr). L'obiettivo è definire in anticipo gli impegni e i ruoli di ciascun soggetto coinvolto, per ottimizzare i tempi di realizzazione del ponte e dei suoi raccordi, garantendo la piena funzionalità trasportistica".
Il prossimo passaggio sarà proprio il via libera definitivo da parte del Cipess che, secondo Salvini, dovrebbe arrivare entro la fine del mese. Sul tavolo c'è anche un'interlocuzione in corso con l'Unione europea per chiarire se l'opera possa rientrare nel perimetro delle spese militari e di sicurezza previste dal patto per il raggiungimento del 5% di investimenti in ambito difensivo.
Superato anche questo nodo, si procederà alla progettazione esecutiva per fasi costruttive, seguita dalla dichiarazione di pubblica utilità che consentirà gli espropri necessari a iniziare i lavori.
La tabella di marcia prevede l'avvio dei cantieri propedeutici a settembre, la progettazione esecutiva in autunno inoltrato, con una conclusione di questa fase attesa entro il 2026. Poi partirà la costruzione vera e propria del ponte, con l'obiettivo ambizioso di aprirlo al traffico stradale e ferroviario entro il 2032.