Il maltempo ha fustigato l'Italia. Forti venti, piogge e nevicate, ieri e giovedì sono stati quasi un colpo di coda dell'inverno, più che un inizio primavera.
A Venezia l'acqua alta ha raggiunto una massima di 134 centimetri, non abituale per aprile, tanto che solamente nel 1936 erano stati raggiunti i 147 cm. Il picco ieri si è avuto alle 23.40, poi la laguna ha cominciato a scendere, raggiungendo i 129 cm.
E dopo le nevicate, soprattutto nel bellunese, ora il principale pericolo è il rischio valanghe, che ieri era indicato come 4 ovvero forte. In giornata blackout si sono registrati nell'area dell'Agordino, in particolare a Voltago, Gosaldo, Rivamonte, Canale, Falcade e in qualche frazione a Livinallongo.
In Alto Adige, invece, è caduto oltre un metro di neve. In Val d'Ultimo si registrano addirittura due metri mentre a Obereggen sono caduti un metro e dieci cm. La viabilità ne ha risentito pesantemente perché per le precipitazioni sono stati chiusi i maggiori passi dolomitici.
All'ingresso della Val Venosta, a Tel, ieri mattina attorno alle ore 5 c'è stato un forte spavento per un automobilista che stava in auto e ha visto piombare un grosso masso sulla sua autovettura. L'uomo è rimasto ferito di striscio ed è stato condotto per accertamenti all'ospedale, ma se l'è cavata con pochi giorni di prognosi.
Anche la ferrovia della Val Venosta è rimasta chiusa per diverse ore. In Piemonte i fiocchi sono scesi copiosamente, soprattutto nel nord della regione. E la Protezione civile ha decretato l'allerta arancione per il rischio valanghe nel nord. La tregua durerà solamente fino a questa sera poi piogge e neve torneranno a martoriare il Piemonte.
Temperature rigide anche in Friuli Venezia Giulia dove la pioggia, sopra i 1500 metri si è trasformata in neve.
Neve anche in alcune località dell'Abruzzo e dell'Umbria, dove centinaia di turisti hanno potuto assistere
alla bellezza di una cittadina come Assisi coperta da una coltre bianca. Nelle altre città umbre freddo insolito e piogge, mentre il Lazio dopo la pioggia di giovedì ieri si è svegliato sotto il sole, ma con un vento gelido.
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