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Adesso i processi senza fine fanno esplodere i giallorossi

Di Maio e Bonafede gongolano per la riforma della prescrizione. Ora è gelo con il Pd. Forza Italia: "Sarà battaglia campale"

Adesso i processi senza fine fanno esplodere i giallorossi

Luigi Di Maio già gongola per la riforma della prescrizione entrata in vigore proprio oggi. I Cinque Stelle infatti hanno radicalmente stravolto il nostro sistema giudiziario fermando i tempi per la prescrizione dopo il giudizio di primo grado. Un colpo di mano che di fatto allunga all'infinito i tempi della Giustizia e che potrebbe creare un vero e proprio cambiamento in tutto il sistema giudiziario italiano. Insomma, la riforma della prescrizione è il primo tassello della deriva giustizialista e manettara che tanto sta a cuore ai 5 Stelle. E così il leader pentastellato in un video messaggio sui social afferma: "Il primo gennaio del 2020 è un giorno già importante perchè entra in vigore la legge sulla prescrizione".

Ma nel governo adesso è scontro aperto e il nodo prescrizione avrà conseguenze nella tenuta della maggioranza. I dem infatti già chiedono un cambio di passo proprio su questo tema: "La via è stretta, qualcuno dovrà mollare e non potrà essere il Pd. Ora - spiegano fonti dem - ci aspettiamo un confronto vero. Noi non alziamo muri, ma vogliamo garanzie sui tempi dei processi altrimenti si rischia il corto circuito".

Tensione nella maggioranza

E proprio la prescrizione diventerà il tema centrale dell'agenda della maggioranza e anche dello scontro con le opposizioni. La Lega con Morrone punta il dito: "Grazie al Governo M5s/Pd e in particolare al ministro Alfonso Bonafede da oggi, 1 gennaio 2020, tutti gli italiani rischiano di diventare processati a vita. Entra in vigore, infatti, la riforma della prescrizione, fortemente sostenuta da Bonafede, che, senza una contestuale riforma strutturale della giustizia, ci renderà tutti potenzialmente meno liberi di fronte a una giustizia che riscuote sempre meno fiducia da parte dei cittadini". Poi arriva l'affondo: "Se avesse voluto e, soprattutto, se questa fosse stata l’intenzione del ’giustizialismo militantè che lo supporta, si sarebbe potuto evitare di forzare i tempi della prescrizione e oggi potrebbe già essere in dirittura d’arrivo la riforma del processo penale e civile. Noi non ci fidiamo di vaghe buone intenzioni". E alle parole dure della Lega e alle critiche da parte del Pd ha risposto il ministro della Giustizia, Alfonso Bonfede: "All'interno della legge 'Spazzacorrotti' c'era la norma sulla prescrizione che entra in vigore da oggi. Io rispetto l'opinione di tutti ma devo dire che sono molto orgoglioso del fatto che oggi 1 gennaio 2020 la prescrizione così come siamo stati abituati a conoscerla non esiste più, almeno per quanto riguarda la fase successiva alla sentenza di primo grado".

Battaglia campale di Forza Italia

Dura la replica di Forza Italia con la capogruppo alla Camera Gelmini: "Ci aspetta un 2020 denso di impegni e di sfide importanti per il nostro partito e per il Paese. La prima battaglia campale che Forza Italia farà nel nuovo anno è quella per cancellare la riforma Bonafede, che prevede lo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio". Insomma il governo e la maggioranza hanno aperto il nuovo anno come hanno chiuso il 2019: a suon di accuse e di tensioni.

E Di Maio avvisa già gli alleati nell'esecutivo: "Appena ricominciano i lavori parlamentari «credo sia arrivato momento di sedersi intorno a un tavolo per scrivere il nuovo contratto di governo» per dire ai cittadini «non solo che cosa vogliamo fare nei prossimi tre anni ma quando lo vogliamo fare".

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