Alex e la follia del cavo. "Non volevo uccidere"

Il 24enne arrestato per strage: "Pentito". E fa i nomi dei complici. Le droghe, la musica e i piccoli precedenti penali

Alex e la follia del cavo. "Non volevo uccidere"
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«Sono pentito, ho fatto una ca...ta, mi annoiavo». Alex Baiocco, il 24enne arrestato per strage a Milano per aver teso un cavo d'acciaio in strada ad altezza uomo, ieri ha risposto alle domande del gip nell'interrogatorio di convalida. Il ragazzo si trova in carcere a San Vittore, il pm Enrico Pavone lo accusa di strage, attentato alla sicurezza dei trasporti, blocco stradale e ricettazione. «Ha confessato e si è detto pentito e sconvolto», spiega il difensore, l'avvocato Dario Trovato, dopo l'udienza di oltre un'ora. «Non si dà pace».

Baiocco avrebbe ora capito la gravità del gesto, gravità che invece al momento non aveva colto. «Chiedo scusa per quello che ho fatto - ha aggiunto -, ho sbagliato. Ma non volevo uccidere nessuno». A riprova del proprio pentimento il 24enne ha fornito ai carabinieri i nomi dei suoi due complici, cioè dei ragazzi che hanno teso il cavo con lui per una «bravata». O meglio: ne ha fornito i profili Instagram, perché è lì che li ha conosciuti e non sa i nomi veri. Gli investigatori sono comunque sulle loro tracce e i fermi sarebbero questione di ore. Anche il gip Domenico Santoro dovrebbe decidere entro oggi se convalidare o meno l'arresto di Baiocco, se trattenerlo in carcere e se contestare tutte le accuse ipotizzate dal pm, anche quella più grave di strage.

I fatti risalgono alla notte tra mercoledì e giovedì, intorno alle 2.30. Santoro e i suoi due amici social hanno teso un cavo d'acciaio, di quelli che si usano nei cantieri, in viale Toscana, sulla circonvallazione esterna di Milano, una strada molto trafficata. Il cavo è stato fissato da un lato a un cartello stradale e dall'altro a un tronco, ad altezza uomo, e attraversava le due carreggiate in direzione di viale Isonzo. Avrebbe potuto ghigliottinare qualcuno di passaggio, ad esempio in moto. Per fortuna, vista l'ora tarda il peggio è stato evitato. In quel momento è passata solo una Panda, il cui conducente non ha subito conseguenze. Si è fermato ma poi si è allontanato, riportando certamente danni alla macchina. E poi un 26enne che ha visto tutto dalla finestra ha subito chiamato i carabinieri. Il testimone ha anche raccontato che i tre giovani si sono allontanati ridendo e scherzando sulla «botta» presa dall'auto.

Baiocco se ne è andato a piedi, verso Porta Romana, dove abita. E poco dopo è stato arrestato. Mentre gli altri due si sono allontanati in scooter. Grazie ai loro scambi social con il 24enne i carabinieri sarebbero vicini a identificarli. Nei profili, sotto nickname appunto, appaiono anche loro vestiti di nero. Uno si definisce «musicista», l'altro «chef personale». Alex Baiocco ha precedenti penali per furto e resistenza a pubblico ufficiale. Su internet si mostra con i capelli lunghi tinti in parte di biondo e un look piuttosto cupo. La sua passione è la musica, che lui definisce una «terapia».

Su Instagram ci sono anche alcuni video proprio di quella notte e proprio del gruppetto del cavo-trappola, dei minuti precedenti a viale Toscana. Si vedono i tre insieme su uno scooter a noleggio, le scorribande per strada, le canne.

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