Milano Per Alitalia inizia oggi la settimana decisiva. Dopo Cisl, Uil e Ugl, ieri mattina hanno sottoscritto l'accordo sugli esuberi anche le associazioni di categoria che rappresentano il personale navigante, Anpac, Anpav e Avia: un passo avanti verso le nozze con Etihad. Isolata la Cgil, che si riserva di decidere entro mercoledì.
Il governo però non intende tornare indietro: «Mi auguro che la Cgil si sia presa tre giorni per capire l'importanza dell'opportunità che abbiamo davanti e che quindi firmi l'accordo- afferma il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi -: se non firma, l'accordo è valido comunque, con l'80% dei lavoratori rappresentati dalle altre sigle sindacali». Detto e fatto, il ministro scandisce l'agenda dei prossimi giorni: oggi «incontreremo imprese e banche; martedì ci sarà un incontro ulteriore con i sindacati per il contratto e la riduzione del costo lavoro. Poi arriverà l'ad di Etihad, James Hogan, per la definizione del contratto». Il 22 luglio Lupi sarà a Bruxelles per «presentare il programma del semestre e aggiornare in maniera definitiva sul lavoro fatto per questo grande accordo industriale». E conclude: «vogliamo libera concorrenza, adesso le compagnie devono fare i conti con l'Italia protagonista nel settore».
In realtà, anche il sindacato guidato da Susanna Camusso non è poi così compatto: e la vicenda Alitalia è un cuneo che allarga le spaccature. Da una parte il segretario nazionale della Filt, Mauro Rossi, affida a un tweet tutto il suo disappunto: «Un accordo separato. Uno scempio dei diritti dei lavoratori. Impossibile da firmare. Da contrastare in ogni sede». Dall'altra, l'analisi ben più articolata del segretario confederale, ex leader Filt, Fabrizio Solari: «Restiamo attenti allo sviluppo del confronto e valuteremo il da farsi con il massimo di coinvolgimento dei lavoratori. L'unica cosa che mi sento di escludere è che la Cgil si estranei dalla vicenda». Un assist per l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio, che si mostra «fiducioso», auspicando che la Cgil possa sciogliere la sua riserva e «arrivare alla sottoscrizione di questo accordo, doloroso ma necessario per ridare sviluppo e prospettiva all'intero settore». Si tratta di «un altro passo decisivo di questa road map che mi auguro a breve ci porterà alla definizione dell'alleanza strategica con Etihad Airways», e «sosterrà la nascita di un nuovo vettore italiano molto competitivo, con una forte proiezione verso l'estero e caratterizzato da un grande progetto industriale e da un'offerta di altissima qualità». Tutto questo «favorirà lo sviluppo della compagnia, del trasporto aereo nazionale e, soprattutto, dell'intero sistema turistico e produttivo del nostro Paese».
Intanto oggi Del Torchio è atteso a Milano per un incontro con il pool di banche creditrici, Intesa Sanpaolo e Unicredit in prima linea: il fronte bancario, a quanto si apprende, si mostra cautamente soddisfatto dell'intesa raggiunta, considerata precondizione indispensabile per l'adesione all'operazione di ristrutturazione del debito. Bocche cucite infine a Parigi, al quartier generale di Air France-Klm, da dove un portavoce della compagnia risponde all'Adnkronos: «È un dossier che seguiamo ma in questa fase non abbiamo alcun commento».
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